Pub offre il pranzo di Natale alle persone sole: «Non hanno nessuno con cui festeggiare»
I proprietari Mick e Sarah Dore hanno servito 62 arrosti lo scorso anno e puntano a darne 100 nel 2018. «La parte più difficile - dicono - è far sì che le persone escano di casa». Jill Mortimer, policy manager di Age UK, ha dichiarato che «alcune persone sono davvero trincerate nella solitudine, in particolare in lutto o disabilità e che molti non vogliono ammettere di essere soli».
In alcuni casi viene messa in atto una vera e propria opera di persuasione per convincere le persone sole a uscire dal loro "guscio". Con il tempo si è capito che il coinvolgimento è maggiore se si è chiamati a svolgere un ruolo attivo nella festa.
Tutto è cominciato una sera di qualche anno fa, come racconta Mick: «Eravamo in chiusura e nel locale c'era ancora un militare della marina in pensione. Ero seduto insieme a lui davanti a due birre. Ovviamente non aveva un posto dove andare ed era un uomo così adorabile. A quel punto gli dissi: "Perché non vieni a cena con noi, lo staff e la mia famiglia?".... Con un po' di orgoglio, ha detto che non aveva un altro posto dove andare, ma quando abbiamo chiuso a chiave la porta e lui è uscito di corsa nella notte, ho pensato che offrire il cibo a persone che vivono nella solitudine e che non hanno nessuno con cui festeggiare sarebbe stata la cosa giusta».
Si stima che entro il 2026 circa 2 milioni di anziani saranno "spesso" soli. Il governo ha lanciato un'intera strategia per affrontare il problema e trovare una soluzione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Dicembre 2018, 12:49
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