Offensiva israeliana nella Striscia. Unicef: bombe ogni dieci minuti

L’esercito di Netanyahu si muove, colpiti 200 obiettivi: «Elimineremo Hamas»

Offensiva israeliana nella Striscia. Unicef: bombe ogni dieci minuti

di Claudio Fabretti
Offensiva a Sud. Dopo la fine, la scorsa settimana, di una tregua che ha consentito il rilascio di dozzine di ostaggi israeliani e di altre nazionalità in cambio di prigionieri palestinesi, Israele ha ampliato la sua offensiva a Gaza. L'esercito ha cominciato a operare nel zona meridionale della Striscia di Gaza. «Il destino dei terroristi dei battaglioni di Hamas sarà lo stesso di quelli al nord, se non peggio - ha detto il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant - Continueremo fino alla vittoria e al raggiungimento degli obiettivi: l’eliminazione di Hamas e il ritorno degli ostaggi in Israele».

Sono 200, secondo gli uomini di Netanyahu, gli obiettivi di Hamas colpiti, mentre continuano le evacuazioni degli sfollati. Stando al portavoce del ministero della Sanità a Gaza, controllato da Hamas, dal 7 ottobre il numero delle vittime è salito a 15.899, di cui il 70% sono bambini e donne.

Nel sud di Gaza, dalla ripresa delle operazioni militari di Israele, cadono bombe «ogni 10 minuti», riferisce James Elder, portavoce dell’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, che ha descritto l’ospedale al-Nasser a Khan Younis come una «zona di guerra». «La sofferenza» della gente a Gaza è intollerabile», ha sottolineato la presidente della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric. Anche gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di far entrare più carburante a Gaza, come riferisce il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller, che ha comunque precisato di aver visto qualche miglioramento da parte di Israele nel restringere gli obiettivi dell’offensiva.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Dicembre 2023, 06:55
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