Si opera in Turchia per rifare il seno e la liposuzione, ma tutto va storto: «Ho rischiato di morire»

Danielle Hunt ha speso 7820 euro per un intervento al seno, una liposuzione e un rimodellamento della pancia in Turchia

Si opera in Turchia per rifare il seno e la liposuzione, ma tutto va storto: «Ho rischiato di morire»

di Tommaso Cometti

Danielle Hunt, mamma di una bambina di 7 anni, ha rischiato la vita dopo degli ordinari interventi di chirurgia estetica. La 35enne di Manchester si era recata in Turchia, per un "makeover": una liposuzione, una mastoplastica additiva e un rimodellamento dello stomaco. Come riporta il Mirror, dopo le operazioni la donna ha avuto delle complicazioni, arrivando a un passo dalla morte.

Il viaggio in Turchia

Danielle, dopo aver visto una pubblicità su Instagram, ha contattato un medico turco su Whatsapp. Successivamente, è stata contattata dalla segretaria del medico, che le ha chiesto di inviarle le sue fotografie: successivamente, i due si sono accordati per effettuare le operazioni. Danielle ha raccontato: «Non c'è stata nessuna visita preliminare. Non mi hanno chiesto se assumo medicinali, se bevo alcol, se ho avuto malattie specifiche...niente. Mi hanno solo chiesto di inviare la conferma della prenotazione».

Una volta arrivata in Turchia, la 35enne si è recata nella clinica del chirurgo, ed è a quel punto che sono cominciati i primi errori: hanno confuso i suoi esami del sangue con quelli di un'omonima, arrivata lo stesso giorno. Il giorno dopo, Danielle si è sottoposta ai tre interventi. Nonostante lei avesse chiesto solo un aumento del seno, il medico le ha detto che occorreva prima sollevare leggermente i seni, per un risultato migliore. Pochi minuti prima dell'operazione, Danielle ha dovuto firmare un modulo di consenso informato di dieci pagine: «Ho dovuto farlo, altrimenti avrei perso la precedenza rispetto agli altri pazienti.

Ho firmato senza leggere, ero nel panico», ha raccontato.

Dopo, è cominciata l'agonia: Danielle si è svegliata, in preda ai dolori. La donna ha rivelato: «Soffrivo molto, ho chiesto degli antidolorifici. Mi hanno dimessa il giorno dopo, dandomi solo il paracetamolo. Non riuscivo neanche a camminare». Poco dopo, Danielle è rientrata a Manchester, aiutata dal suo compagno. La malcapitata ha dovuto patire otto settimane di dolore, per riconquistare la piena mobilità. Le cicatrici al seno, però, continuavano a causarle una notevole sofferenza. Danielle, disperata, si è recata presso il  Royal Bolton Hospital, e l'esito della visita è stato impietoso: il medico le ha detto che le sue cicatrici denotavano chiari segni di incompetenza da parte del chirurgo turco.

Poco tempo dopo, la donna ha avuto una sepsi, ed è stato necessario rimuovere gli impianti mammari. Per via delle complicazioni, la 35enne non ha potuto lavorare per tre mesi. Danielle ha dichiarato: «La mia bimba soffre di autismo, ha 7 anni e non parla. Non sono riuscita a starle vicino per mesi. Lei, però, è molto forte e mi è stata vicino. Tuttavia, sento di averla delusa». Dato il trauma subito, a Danielle è stato diagnosticato un disturbo da stress post traumatico. Adesso, superate queste traversie, ha voluto rivolgere un appello alle altre donne: «La chirurgia estetica in Turchia costa poco, ma mia figlia ha rischiato di perdere la sua mamma. Non date un prezzo alla vostra vita».


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Novembre 2023, 16:55
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