Coronavirus in Gran Bretagna, la fase 2 per l'abbigliamento: abiti provati in 'quarantena' o stirati?
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Cosa fare con quegli abiti che i clienti solitamente provano nei camerini ma poi non acquistano? Come spiega il Telegraph, c'è una vivace discussione tra le associazioni dei consumatori e quelle di aziende produttrici e commercianti.
Si è discusso dell'eventualità di non permettere ai clienti di provare abiti e accessori, ma è un'ipotesi che fa infuriare i consumatori. John Lewis, uno dei marchi d'abbigliamento preferiti dai cittadini britannici, sta studiando al vaglio due soluzioni: mettere 'in quarantena' gli abiti provati, riponendoli per qualche giorno in magazzino prima di esporli nuovamente al pubblico. L'altra soluzione è bizzarra ma secondo alcuni potrebbe funzionare: stirare gli abiti, nella speranza/possibilità che le alte temperature dei ferri possano uccidere germi, batteri e ovviamente anche il virus.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Maggio 2020, 11:06
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