Passeggiata con il cane, poi la lite per non aver raccolto i bisogni davanti alla baby gang: «Il 36enne pestato a morte mentre tutti filmavano»

John Hackett era diventato un «bersaglio facile» degli adolescenti poiché portava a spasso il suo cane ogni giorno dopo il lavoro

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di Redazione Web

Violenza inaudita sfociata in omicidio. Questo l'esito di un confronto fra una gang di adolescenti e John Hackett, un uomo di 36 anni che stava portando a spasso il cane, poi ucciso da tre minorenni mentre altri 12 rimanevano a guardare e a filmare il tutto con il cellulare.

La lite sarebbe nata per un diverbio sui bisogni del cane che il proprietario non avrebbe raccolto. Tra il litigio e la morte, avvenuta nella regione britannica dello Warwickshire il 25 aprile dello scorso anno, sono passate diverse settimane. Nei giorni scorsi, in sede processuale, sono emersi i dettagli che chiariscono la vicenda: dal primo alterco tra il gruppo (una decina di ragazzi) e l'uomo, ci sarebbero stati degli strascichi che avrebbero avuto ripercussioni per giorni e giorni.

John Hackett è finito nel mirino dalla gang di ragazzi che a lungo lo hanno bersagliato con ingiurie e insulti ogni volta che passava davanti al gruppetto. La sua famiglia ha detto che era «vittima di bullismo» e che veniva «continuamente tormentato». Come riporta l'Independent, John era diventato un «bersaglio facile» poiché portava a spasso il suo cane ogni giorno dopo il lavoro. Il gruppo di ragazzi era quindi consapevole della sua routine.

L'aggressione e la morte

Dal processo è emerso che il 36enne, il giorno in cui è morto, ha reagito agli abusi verbali, probabilmente a causa della frustrazione. «Quella è stata la scintilla per quel gruppo: la scusa per attaccarlo», ha rivelato l'ispettore capo Collette O'Keefe al quotidiano. Le prove raccolte sui telefoni cellulari degli adolescenti dimostrano che il gruppo avesse pianificato di insultarlo verbalmente ma non di attaccarlo fisicamente.

Dopo l'aggressione, in cui 3 ragazzi lo hanno pestato mentre altri 12 filmavano «per puro intrattenimento», John Hackett è tornato a casa zoppicando: era ridotto male.

A trovare il corpo senza vita è stata la mamma la mattina seguente. Lo stesso giorno due ragazzi di 15 e 16 anni e una ragazza, anche lei 16enne, sono stati presi in custodia dalle forze dell'ordine. Nei giorni scorsi, durante il processo, hanno confessato la loro colpevolezza per l'omicidio del 36enne.


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Marzo 2024, 13:49
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