L’Italia è blindata in zona rossa, ma guai a dimenticare gli adempimenti fiscale. Per questi, non c’è zona rossa che tenga, questa volta, quando si tratta di versamenti Iva, ritenute e addizionali Irpef (operate nel mese di febbraio 2020 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, redditi diversi) e contributi Inps: la scadenza è fissata per oggi 16 marzo. Mentre sono state appena prorogate al 31 marzo le Certificazioni Uniche e le comunicazioni dei dati per la precompilata. E anche per il pagamento della web tax arriva un nuovo slittamento: ci sono altri due mesi, fino al 16 maggio, per adempiere ai versamenti. Ma vediamo nel dettaglio il calendario del tax day del 16 marzo e i principali appuntamenti rinviati. La scadenza rimane il 16 marzo 2021 per Iva, ritenute e contributi Inps congelati a novembre e dicembre dal decreto Ristori bis e successivamente dal decreto Ristori quater. Non è arrivato, almeno per il momento, lo sperato rinvio dal Decreto sostegni, in attesa anche di decidere come utilizzare il fondo creato con l’ultimo decreto Ristori per ridurre o cancellare i versamenti di Irpef, Ires, Irap, Iva o contributi già bloccati dall’autunno per le imprese in perdita o costrette a chiudere nelle zone arancioni e rosse.
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Come pagare
I titolari di partita Iva beneficiari dell’ultima proroga dei versamenti relativi all’Iva periodica (la liquidazione e versamento Iva dei contribuenti mensili e il versamento a saldo dell’Iva 2020), alle ritenute ed addizionali Irpef così come ai contributi previdenziali potranno versare l’importo dovuto in un’unica soluzione o in un massimo di quattro rate. I versamenti potranno essere effettuati, senza sanzioni ed interessi in un’unica soluzione; oppure in un massimo di 4 rate mensili di pari importo, di cui la prima da pagare entro la scadenza del 16 marzo, e le successive entro il giorno 16 di ciascun mese. Ma oltre alla ripresa dei versamenti sospesi è scattato il tax day il 16 marzo fissato per gli adempimenti periodici e, soprattutto, con la scadenza del saldo IVA e della tassa annuale di vidimazione dei libri sociali. mentre sarà il decreto Sostegno ad ufficializzare quanto già annunciato e cioè la proroga per la scadenza della certificazione unica 2021 e per la trasmissione delle spese per il 730 precompilato.
Chi aveva diritto alla sospensione
Vale la pena di ricordare che la proroga dei versamenti di novembre prevista dall’articolo 7 del decreto Ristori n. 149/2020, in relazione all’IVA periodica, alle ritenute Irpef ed addizionali, era riconosciuta ai soggetti:
- -esercenti attività sospese dal DPCM del 3 novembre 2020; esercenti attività di ristorazione, situati in zona arancione o zona rossa;
- -esercenti attività alberghiera, agenzie di viaggio e tour operator situati in zone rosse.
- Per quel che riguarda i versamenti di dicembre 2020 relativi ad Iva (compreso l’acconto), ritenute, addizionali e contributi previdenziali, il decreto Ristori n. 157/2020 ha riconosciuto la proroga in favore di:
- -partite Iva con ricavi o compensi fino a 50 milioni di euro nel 2019, in caso di riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% a novembre 2020 rispetto a novembre 2019;
- -partite IVA a prescindere dai requisiti di riduzione di fatturato e limite di ricavi:
- -esercenti attività sospese dal DPCM del 3 novembre 2020;
- -esercenti attività alberghiera, agenzie di viaggio e tour operator nelle zone rosse; -in zona rossa, esercenti attività individuate dall’allegato 2 del decreto Ristori bis;
- -ristoranti in zone rosse o arancioni.
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Le altre a fine mese
A fine mese ci sarà poi un'altra coda di scadenze.
La web tax
È stato Mef a comunica in una nota che «è in corso di redazione il provvedimento che modificherà i termini per il versamento dell’imposta sui servizi digitali e per la presentazione della relativa dichiarazione». La modifica, spiega il ministero, fissa i nuovi termini per il versamento dell’imposta e per la presentazione della relativa dichiarazione «rispettivamente al 16 maggio e al 30 giugno dell’anno solare successivo a quello in cui si verifica il presupposto d’imposta». Termini che sostituiscono, appunto, quelli del 16 marzo 2021 e 30 aprile 2021, già stabiliti con una precedente proroga.
Il rinvio è legato allo slittamento del primo decreto del governo Draghi per il quale serviranno ancora simulazioni, approfondimenti e confronti tra i partiti della maggioranza per mettere a punto il nuovo sistema dei sostegni e stabilire come spendere i 32 miliardi di extradeficit già autorizzati dal Parlamento.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Marzo 2021, 07:42
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