Bce, Draghi: pronti ad agire, useremo tutti gli strumenti a disposizione
«Se c'erano dubbi sullo spazio di manovra (della politica monetaria, ndr) la riunione di oggi li fuga. Se dovessero realizzarsi eventualità avverse, la Bce è pronta ad agire e tutti gli strumenti sono nella sua cassetta degli attrezzi», ha detto ancora il presidente della Banca centrale europea.
Nell'Eurozona «le condizioni attuali non sono paragonabili» a quelle del luglio 2012, quando Draghi dovette annunciare la disponibilità a fare «tutto il necessario» per preservare la stabilità economica, ha sottolineato ancora lo stesso presidente della Bce in risposta a una domanda sulla vicinanza di un momento come quello di sette anni fa. «Oggi - ha ricordato - abbiamo il tasso di disoccupazione più basso da moltissimi anni e abbiamo registrato una crescita dell'occupazione e un aumento delle retribuzioni». «Certo - ha ammesso Draghi - dobbiamo essere preparati e peraltro oggi il Consiglio direttivo ha riconosciuto che i rischi si stanno prolungando e sono in un certo senso aumentati. Ma è stata anche affermata chiaramente la disponibilità a intervenire rapidamente» con tutti gli strumenti a disposizione della Bce.
«Non c'è alcuna probabilità di una deflazione, e ci sono molto basse probabilità di recessione» per l'Eurozona, ha sottolineato ancora il numero uno dell'Eurotower.
La Banca centrale europea ha alzato la sua stima per la crescita dell'Eurozona nel 2019 a 1,2% (da 1,1% di marzo), tagliando invece il 2020 a 1,4% da 1,6%. Per il 2021 la Bce si aspetta una crescita dell'1,4%, contro il +1,5% atteso lo scorso marzo. I rischi - ha spiegato Draghi - rimangono al ribasso.
I tassi d'interesse in Eurlandia intanto restano fermi a zero e quelli sui depositi negativi, ma la Bce praticherà anche condizioni particolarmente agevolate per le banche che prenderanno a prestito denaro alle nuove aste triennali. Lo ha deciso il Consiglio direttivo della Bce nella riunione di oggi, tenutasi a Vilnius, in Lituania.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente a zero, allo 0,25% e al -0,40%. Viene un po' estesa la guidance che vede i tassi di interesse di riferimento sui livelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l'inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.
Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività (Qe), per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della Bce, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Giugno 2019, 15:13
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