Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha segnalato il disservizio e chiesto uno slittamento dei termini per presentare gli adempimenti fiscali definendo “inaccettabile” e “non degna di un Paese civile” l'interruzione del sistema in un momento così ravvicinato alla scadenza prevista. In particolare, i commercialisti hanno denunciato che la “gravissima anomalia” dello Spesometro era stata segnalata dai loro sindacati già il 19 settembre scorso. Per questo hanno fatto sapere di non aver intenzione di farsi carico dell'inadeguatezza del sistema e perciò di non voler rispondere, come professionisti, delle sanzioni eventualmente irrogate ai propri clienti per eventuali ritardi e omissioni negli invii delle comunicazioni. Alla polemica si sono aggiunte anche le associazioni dei consumatori e quelle delle imprese, unendosi alla richiesta di una proroga di almeno 20 giorni.
L'Agenzia delle Entrate è dovuta così correre ai ripari. Lo Spesometro tornerà a funzionare da oggi ma la scadenza per gli adempimenti fiscali è stata spostata al 5 ottobre.
Per altri 15 giorni dalla scadenza originaria (dunque fino al 13 di ottobre), in caso di errori formali o effettive difficoltà è prevista comunque una sorta di moratoria. Saranno gli uffici però a valutare caso per caso se applicare o meno le sanzioni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Settembre 2017, 08:41
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