Agrivoltaico, il futuro è big. Enel green Power vara a Tarquinia l'impianto più grande d'Italia

Entro il 2024 installati su 220 ettari oltre 300 mila pannelli fotovoltaici

Agrivoltaico, il futuro è big. Enel green Power vara a Tarquinia l'impianto più grande d'Italia

di Paolo Travisi

Possiamo negare che l’Italia sia uno dei luoghi migliori del pianeta dove poter sfruttare le risorse naturali? Il sole, senza l’ostacolo delle nubi, è presente per gran parte dell’anno, siamo circondati dal Mar Mediterraneo e la catena delle Alpi con i suoi fiumi e laghi si affaccia dal Nord, quindi acqua in abbondanza, il vento, infine, batte su molte delle nostre coste e nell’entroterra. Sul tavolo ci sono tutte le carte in regola, dunque, per trasformare queste risorse rinnovabili e inesauribili in energia elettrica pulita: l’energia eolica generata dal vento, quella solare catturata dai pannelli fotovoltaici, l’idroelettrica che sfrutta la gravità dell’acqua, infine la geotermica che sfrutta il calore della Terra, tutte forme di energia green, senza importare gas da altri Paesi, con costi decisamente più bassi (nel medio-lungo periodo) sia per l’industria che per le bollette delle famiglie; allo stesso tempo, contrastiamo il cambiamento climatico provocato dall’innalzamento della temperatura globale a causa dell’emissione elevata di CO2. Se l’Italia, entro il 2030, centrasse l’obiettivo di installare gli 85 GW previsti dal Piano REPowerEU, potrebbe raggiungere quota 84% di energia rinnovabile nel mix di produzione elettrica. Chi ci guadagnerebbe? Tutti. L’ambiente vedrebbe risparmiarsi il 75 % delle emissioni di CO2 rispetto al 1990, si avrebbe un ritorno economico di 345 miliardi di euro e 470mila nuovi posti di lavoro nella filiera e nell’indotto elettrico. Questi investimenti darebbero un grande slancio all’economia e renderebbero l’Italia energeticamente più sicura e indipendente, senza contare il rilevante impulso economico che darebbero al Pil italiano. Ai macro numeri, vanno aggiunti quelli più piccoli, ma che interessano la quotidianità di ognuno di noi, legati ai possibili risparmi nelle utenze domestiche. Uno studio recente condotto da Agici per Enel, è dedicato proprio ai benefici nell’uso della sola elettricità per gli impianti domestici di riscaldamento e acqua calda sanitaria; numeri alla mano, sostituendo il 60% degli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda più inefficienti con sistemi a pompa di calore, una famiglia italiana potrebbe risparmiare ogni anno tra il 18 e il 28% di gas e ridurre le emissioni di CO2 fino al 7% del totale delle emissioni dell’economia italiana. Un secondo studio, dal titolo Energy Transition Strategic Supply Chains. Industrial Roadmap for Europe and Italy realizzato da Fondazione Enel e The European House - Ambrosetti, dimostra che lo sviluppo di filiere industriali europee e italiane in settori strategici per la transizione energetica, quali il fotovoltaico, le batterie e le pompe di calore, contribuirà al raggiungimento dei target di decarbonizzazione fissati da Bruxelles. In Italia dagli 1,6 milioni del 2020 si stima di arrivare a 11,6 milioni di pompe di calore installate entro il 2030. Ma oltre l’ostacolo industriale, in Italia, c’è anche una barriera culturale da abbattere, spesso associata a falsi miti come quello dello spazio occupato dalle rinnovabili che toglierebbe spazio, ad esempio, all’agricoltura. Ma se anche installassimo tutto il fotovoltaico di cui abbiamo bisogno per raggiungere i target del Green Deal, occuperemmo circa lo 0.2% di tutta la superficie italiana, ossia lo 0.3/0.4% della superficie agricola totale, numeri marginali e inferiori a quelli relativi ai parcheggi, solo per fare un esempio.

UNIONE

Enel Green Power, infatti, ha deciso di spingere l’acceleratore sull’agrivoltaico, in cui l’impianto fotovoltaico si integra con le coltivazioni agricole, realizzando a Tarquinia, in provincia di Viterbo, un impianto da circa 170 MW di capacità, il più grande d’Italia, integrato con le attività agricole del territorio: saranno installati oltre 300.000 pannelli fotovoltaici, disposti su un’area di 220 ettari la cui realizzazione sarà in tempi record, già entro la seconda metà del 2024.

Quando l’impianto entrerà a pieno regime – con 280 GWh medi prodotti ogni anno – si garantirà il fabbisogno energetico di circa 111.000 famiglie, consentendo un risparmio annuo di CO2 nell’atmosfera di circa 130mila tonnellate e 26 milioni di metri cubi di gas bruciati. L’impianto Enel Green Power di Tarquinia utilizzerà moduli fotovoltaici bifacciali, che assorbono la luce del sole dalla superficie anteriore e posteriore, montati su strutture che inseguono la luce, chiamati tracker. Ma c’è di più. Le imprese che per i prossimi 13 mesi saranno impegnate nella costruzione dell’impianto agrivoltaico sono tutte del Lazio, offriranno l’occupazione di oltre 330 persone, mentre il sito prescelto per il mega impianto agrivoltaico appartiene a un’impresa agricola locale, che collaborerà con Enel Green Power per integrare la produzione di energia solare, con la coltivazione di foraggio e borragine nelle aree libere tra le file dei pannelli e nelle fasce di rispetto degli elettrodotti aerei, mentre alberi di ulivo saranno impiantati nelle fasce perimetrali.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Ottobre 2023, 13:09
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