«Caccia grossa gratis per i bambini». La trovata di un safari fa infuriare gli animalisti
di Remo Sabatini
Drago di Komodo esce dal mare con la testa nel guscio di una tartaruga
Con soltanto un documento di identità, il gioco è fatto. E allora, basta la supervisione di un genitore e l'esperienza del ranger di turno per imbracciare un fucile di precisione, appostarsi e fare fuoco ad una delle quaranta specie animali che aspettano di essere impallinate. Fatto questo, arriva la parte più complicata: quella delle foto di rito. Mettere in posa un animale morto che più morto non si può, non è affatto impresa facile. Soprattutto se quell'animale, sia esso una zebra, un antilope o addirittura un bufalo, pesa diversi quintali. A quel punto, la professionalità dell'organizzazione, entra di nuovo in scena. Lo fa così bene che quella carcassa ancora calda, sistemata a fianco al bambino, sembra sorridere. Già, tutto finisce con una bella risata. Quella del povero bambino che imbraccia ancora il fucile e quella degli orgogliosi genitori che non stanno più nella pelle. Proprio come quell'animale ucciso al quale, tra poco, oltre alla vita toglieranno anche quella.
Vacanze a ufo: a caccia di alieni in giro per il mondo
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 09:47
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