Roma, da Said un viaggio sensoriale nella fabbrica del cioccolato

Da Said un viaggio sensoriale nella fabbrica del cioccolato

di Rita Vecchio
Dal 1923 Said è l’Antica Fabbrica del Cioccolato di Roma. È proprio dentro le pareti storiche di questo spazio industriale, arrivato alla terza generazione con il 56enne Fabrizio De Mauro (a lato nella foto), nipote del fondatore, che si fondono profumi e colori. Fabbrica che non ha mai chiuso, se non per dieci giorni durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che la distrussero parzialmente, facendola - una volta ricostruita - indietreggiare dalla strada. Si entra, così, da un vicoletto che porta a un regno magico per golosi e amanti del bello.

Dentro si possono comprare tavolette, praline confettate, sorseggiare la cioccolata calda e mangiare fette di torte appena sfornate, frutta secca ricoperta e ancora cioccolato speziato alla cannella, al peperoncino, allo zenzero, lavorazioni senza lattosio e glutine.
Un angolo ricavato all’interno di quello che era il vano caldaie o la sede di macchinari che ancora campeggiano tra una sala e l’altra. La testatrice, la concatrice, le antiche forme per incasellare il cioccolato. Qui si può pure pranzare o cenare. Nel menu, piatti della cucina italiana ovviamente con cioccolato: coda alla vaccinara, tagliatella dolceforte con ragu di cinghiale, la guancia di maiale o la caponata di melanzane. Insomma una fabbrica alla Willy Wonka, goduria per la vista oltre che per il palato.


Said Via Tiburtina, 135 - Roma - tel. 06/44.69.204 - aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica. Chiuso il lunedì. Costo medio 30-35 euro
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Novembre 2018, 08:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA