Hygge, il bistrò in stile danese si veste all’italiana

Dall’attitudine dello stare bene al concept di un ristorante in cui si sta divinamente. E’ questo Hygge, il coffehouse bistrò a due passi dal centro, tra i Navigli e via Torino, che declina la sua essenza attraverso un prodotto. Parte dall’idea di bistrot danese e si cala nella dimensione italiana. Protagonista è l’ingrediente, con il suo scarto, attorno al quale ruotano semplicità e gusto. Un piccolo locale nascosto, anche volutamente forse, senza insegne o luminarie, in cui va chi sa e chi vuole mangiare sperimentando.

Colazione, pranzo, brunch e, da poco più di un mese, anche cena. Un all day kitchen che spazia da "Uova strapazzate su pane tostato, asparagi, porro, lapsang” e “French toast, chantilly al timo limone, mirtilli” al “Porridge al cardamomo, rabarbaro, composta di arance rosse, noci tostate”. Lo chef è Nicola Cingolani (spalla di Tokuyoshi), la Pastry chef è Silvia Radaelli (arriva dal due stelle Seta), l’idea dei due fratelli Matteo e Donato Salcito.

Alcuni titoli dei piatti, con cui ci si fa un’idea della cucina Kaiseki e dei contrasti, sono “Sovracoscia di pollo alla brace con ciliegie fermentate, taggiasche e rosmarino” e “Socarrat di pasta e patate”, "Zuppa di fagioli, uovo marinato, scalogno stufato e katsuobushi” o “Involtino di razza, alga nori e rucola”, fino alla “Mousse di capra con rapa marinata, polline e noci”.

HYGGIE. Milano, via Sapeto 3 - Aperto a cena (da merc a ven, 19.30 - 23) e all day kitchen: Lunedì (10-15.30), da mercoledì a venerdì (10 -15.30 e 19.30 - 23), sabato e domenica (10-16) - 3470361799 (solo whatsapp) - hyggemilano@gmail.com - www.hyggecorner.com - costo medio 30/50 euro.

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