Orsetti, elefantini e cigni ma nel cappuccino: tutti i segreti della latte art per un buongiorno col sorriso
di Sabrina Quartieri
«Con queste due cose creo», spiega Stefano, svelando quali sono i segreti per rendere impeccabile una decorazione in un cappuccino: «Innanzitutto bisogna montare alla perfezione il latte, che deve essere emulsionato bene e avere una crema lucida, elastica e vellutata. Sono bandite quindi le microbolle. Solo così si possono creare dei disegni perfetti», ricorda il barman. Superata la prima prova, si passa alla versata, con l’altezza della lattiera e il movimento del polso a determinare sfumature e figure. Ancora: se le tecniche sono due, la “free pouring” e la “etching”, la prima si applica versando il latte e creando in questo modo la decorazione; la seconda, invece, aggiungendo sul “free pouring” il pennino, necessario per dei disegni più complessi e elaborati.
Oltre alle basi, come la foglia, la rosetta, il cuore, la mela e il tulip, ci sono infatti il cigno, il drago, il leone, l’orso, l’elefante, l’aquilotto, «ma non la lupa», scherza Stefano, che è laziale. Con l’“etching”, inoltre, si può anche scrivere una frase: «Basta creare un centro bianco con la corona esterna marrone e, su questa, bagnare il puntino per disegnare le parole sulla zona candida. Ho fatto diversi cappuccini di auguri al posto delle torte, in effetti. Diverse volte mi hanno invece sfidato chiedendomi disegni inaspettati, come l’ornitorinco e il facocero», conclude il barman capitolino, artista del latte e del caffè.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Settembre 2019, 17:38
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