Pescara, 59enne muore a Pasqua: nel palazzo in quarantena nessuno se ne accorge
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Del resto con la quarantena è più facile morire nell’indifferenza, tanto che se non avesse dato l’allarme il padre, preoccupato perché il figlio da troppo tempo non gli rispondeva più al cellulare, chissà quanto ancora sarebbe rimasto chiuso in casa quel corpo senza vita. I carabinieri di Francavilla, agli ordini del luogotenente Antonio Mauro Solimini, e i vigili del fuoco di Chieti ieri mattina hanno fatto irruzione nell’abitazione e hanno trovato l’uomo senza vita nel suo letto, segnale inequivocabile che sia stato vittima di un malore, probabilmente un infarto, e non abbia neanche avuto modo di chiedere aiuto. Neanche il forte odore che proveniva dalla sua abitazione ha messo in allarme i vicini, alle prese con la quarantena forzata, in cui ognuno probabilmente sta diventando più egoista. Per i militari il caso è chiuso, anche perché sul corpo dell’uomo non c’erano segni di violenza. Non si effettuerà nessuna autopsia per stabilire l’esatta causa del decesso e la salma è stata restituita al padre, per le esequie, anche queste in solitudine.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Aprile 2020, 14:27
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