Coronavirus, Vincenzo è la tredicesima vittima di Ortona. Il sindaco: «Attenzione, il virus continua a circolare»
di Daniele Cesarii
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Ieri sono stati resi noti altri due casi di positività al coronavirus che risalgono ai giorni scorsi e non erano stati comunicati. I 2 nuovi casi sono riferibili a due contrade. I casi su tutto il territorio comunale sono, quindi, 75, di cui 13 morti e complessivi 17 guariti. Ortona, come si ricorderà, è piombata nell’incubo della pandemia il 7 marzo, quando Maurizio Mascitti, titolare dell’omonimo bar di Villa Caldari, morto il 5 marzo, è risultato essere positivo al Covid 19 con un tampone post mortem. Un focolaio partito dalla popolosa frazione di Caldari diventata zona rossa, con ben 9 morti, il 29 marzo per 26 giorni e oggetto di un’indagine epidemiologica con tamponi e test sierologici su tutta la popolazione. I casi però si sono estesi su tutto il territorio comunale cosa che ha portato il sindaco, Leo Castiglione, a emanare un’ordinanza sindacale molto restrittiva.
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Le maglie si sono allentate solo giovedì 23 aprile con la riapertura del mercato coperto di via Cavour, dove si vendono frutta e verdura a chilometro zero, un timido segnale di ripresa prima dell’avvio della fase 2. La normalità però è ben lontana. I decessi che stanno colpendo la città, la curva dei contagi che scende, ma non si azzera fanno vivere questi giorni senza spensieratezza. Se una minoranza è tornata a praticare sport all’aria aperta o a passeggiare in riva al mare, la stragrande maggioranza ha paura ed esce solo per fare la spesa con mascherine e guanti. L’appello del primo cittadino è a non abbassare la guardia: «Il virus continua a circolare, bisogna stare attenti – spiega il sindaco- il mio appello è al buon senso. E’ una fase di studio questa che stiamo vivendo: se le regole non verranno rispettate tornerò a prendere nuovi provvedimenti restrittivi». La preoccupazione è rivolta soprattutto ai minori che possono uscire, ma con prudenza e l’invito ai genitori è quello di stare attenti al comportamento dei figli. I ragazzi, costretti due mesi in casa sentono il bisogno di uscire e incontrare gli amici, ma Castiglione è chiaro in proposito: «I ragazzi possono uscire ma bisogna evitare assembramenti e indossare i dispositivi di sicurezza».
Daniela Cesarii
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2023, 17:46
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