Coronavirus, i gemellini lasciano l'ospedale: uno è positivo
di Tito Di Persio
«Noi, infermieri in prima linea. Sudore e lacrime sotto le mascherine»
La notizia del parto gemellare di una giovane mamma positiva al Covid-19 si era diffusa quasi immediatamente. Lo stesso giorno, il 17 marzo, un’altra donna positiva aveva partorito al Salesi, dando alla luce una bimba di nome Eva. Entrambi le gestanti erano ricoverate nello stesso reparto. Poi tutte e due le neo mamme vennero trasferite Covid Hospital di Civitanova. La teramana fu dimessa dopo quattro giorni e poté tornare in Abruzzo, dove è stata in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva perché presentava sintomi lievi. Mentre i suoi bambini rimasero sotto osservazione nel nosocomio marchigiano. Dopo tre giorni la scoperta della positività di uno dei due.
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«Adesso stiamo aspettando che venga fatto il secondo tampone sul maschietto per vedere se è tornato negativo – continua il nonno – il problema è che da ieri per noi la quarantena è iniziata di nuovo da capo. Adesso ci sono la mamma e il bambino in mansarda positivi e io, la nonna e la bimba negativi. Purtroppo siamo tutti nella stessa casa. Io e mia moglie per dare una mano a mia figlia prendiamo tutte le precauzioni, mettiamo tuta, mascherina e guanti. Anche se la dottoressa della Asl, che si occupa di noi, ci ha detto che non sono sufficiente perché viviamo tutti nello stesso ambiente. Domani ci fa sapere se faranno i tamponi anche a me e mia moglie - conclude - tutto questo sta diventando un vero calvario».
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La mamma teramana aggiunge solo: «Adesso sono più serena. Ho tutti e due i miei angioletti vicini. Aspettiamo che ci fanno l’ultimo tampone e soprattutto che ci dicano: avete sconfitto il Coronavirus».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 09:42
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