"Effetto Giardiello", maxifile ai tribunali
a Napoli e Milano. E arriva anche l'esercito

Effetto Giardiello, maxifile ai tribunali di Napoli e Milano
NAPOLI - File così lunghe all'ingresso del Palazzo di Giustizia di Napoli non si erano mai viste. È "l'effetto Giardiello", ovvero i controlli più serrati scattati a seguito della tragedia avvenuta nel Tribunale di Milano venerdì scorso, quando Claudio Giardiello ha ucciso a colpi di arma da fuoco tre persone ferendone due prima di scappare dall'edificio. Centinaia di persone sono rimaste a lungo in fila sotto il sole sia all'entrata di piazza Cenni sia al varco di piazza Porzio.







Uno spettacolo insolito per i frequentatori abituali del Centro Direzionale, che si sono fermati a scattare foto e girare video, increduli. Ma anche un evento che ha scatenato la polemica sull'opportunità di correre ai ripari solo a danno fatto, oltre che allungare i tempi della giustizia.







Anche a Milano i controlli sono stati potenziati. In particolare, nell'ingresso di via Manara, da dove sarebbe entrato Giardiello con una pistola addosso, oltre alle guardie giurate c'è anche un carabiniere che presidia. La stessa cosa avviene all'ingresso di via Freguglia, mentre davanti all'accesso di via San Barnaba è presente un mezzo dell'esercito e 2 militari si sono piazzati appena fuori dall'entrata con tanto di mitragliatori imbracciati. Stamani, in ogni caso, malgrado i controlli dei tesserini siano più accurati e le verifiche più stringenti, non si sono create le code che si erano viste venerdì scorso in particolare davanti all'ingresso principale di corso di Porta Vittoria.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Aprile 2015, 10:42