Dati Fmi confortanti per l'Italia: "Può crescere
più della Germania, servono le giuste riforme"

Dati Fmi confortanti per l'Italia: "Può crescere ​più della Germania, servono le giuste riforme"

di Alessandra Severini
ROMA - Il Fondo monetario internazionale promuove l'Italia a pieni voti. Per il Belpaese, infatti, si prevede una «crescita più forte del previsto», con il Pil italiano in salita quest'anno dello 0,8% e in accelerazione nel 2016 a +1,3%.





«L'Italia può fare come o meglio della Germania in termini di crescita» ha affermato Thomas Helbling del dipartimento economico del Fmi. L'esperto ha spiegato che la performance italiana potrà essere migliore di quella tedesca nel medio termine con «riforme strutturali rigide e un aumento dell'occupazione». Tuttavia, fa notare Helbling, «nel lungo termine, con la produttività bassa e senza riforme strutturali questo risultato sarà più difficile da raggiungere».



Le parole arrivate dal Fondo monetario internazionale hanno fatto comunque esultare il premier Renzi: «L'Italia è tornata, ma questo è solo l'inizio».

Le previsioni sull'Italia hanno più valore se confrontate con quelle sull'andamento dell'economia mondiale e dell'eurozona. Il nostro paese in effetti, nonostante un tasso di disoccupazione ancora alto al 12,1% quest'anno, appare in controtendenza. Nell'eurozona, infatti, l'Fmi vede una ripresa economica «modesta e incerta», con il Pil dell'area euro in crescita quest'anno dell'1,5% e, nel 2016, dell'1,6%, un punto in meno rispetto alle previsioni precedenti. Lenta anche l'economia globale. Il Pil del mondo è previsto crescere del 3,1% nel 2015 e del 3,6% nel 2016, con l'eurozona comunque più lenta degli Stati Uniti.



Intanto si allontana la possibilità di un inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica. Anche dall'Enel è arrivato uno stop: «Ci sono dei problemi dal punto di vista tecnico e giuridico» ha commentato il presidente, Patrizia Grieco.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2015, 13:10
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