Torturava migranti, fermato ghanese 20enne

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Avrebbe seviziato le sue vittime anche con acqua bollente e collegando elettrodi alla lingua mentre era al telefono con le famiglie dei malcapitatti che così potevano sentire tutto e accettavano di pagare riscatti più elevati. I fatti succedevano in Libia all’interno di una safe house dove i migranti venivano presi in ostaggio prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane. L'autore delle torture un ghanese di 20 anni, sbarcato a Lampedusa lo scorso 5 marzo, è stato sottoposto a stato di fermo dalla polizia di Agrigento. Il ragazzo una volta in Italia ha rischiato di essere linciato da parte di alcuni migranti che lo avevano riconosciuto come uno dei torturatori.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2017, 13:13
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