E' di almeno 10 palestinesi morti e 68 feriti il bilancio dei nuovi raid israeliani nella Striscia di Gaza, ripresi ieri dopo la rottura del cessate il fuoco e il crollo dei negoziati al Cairo. Tra le vittime anche due donne e una bambina di 2 anni, uccise in un attacco alla casa del leader militare di Hamas, Mohammed Deif, forse la moglie e la figlia. Un altro raid ha colpito il palazzo in cui sono ospitati gli uffici dell'emittente televisiva di Hamas, al-Aqsa. In passato Deif era sfuggito a numerosi tentativi di omicidio da parte dei servizi di sicurezza israeliani. In risposta ai raid i militanti hanno sparato almeno 70 razzi verso il territorio dello Stato ebraico. "Non trovo più mia moglie e i miei due figli - racconta quest'uomo -. Mancano anche una ragazza e un ragazzo di una famiglia che abitava qui nelle vicinanza. Sono ancora sotto le macerie". "Stavamo dormendo in casa - è un'altra testimonianza - quando improvvisamente c'è stato un raid. Ho trovato i miei figli feriti in diversi posti della casa". Israele intanto si prepara ad allungare le operazioni. Circa duemila riservisti che erano stati mandati a casa due settimane fa sono stati richiamati in servizio, ha fatto sapere l'esercito. Sirene d'allarme sono risuonate stamattina nel sud d'Israele, ma non ci sono notizie di feriti, anche se un pezzo di un razzo intercettato vicino a Tel Aviv è caduto su una strada trafficata. La difesa civile israeliana ha intanto ordinato la riapertura dei rifugi antiaerei nel raggio di 80 chilometri da Gaza.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre 2016, 11:31
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