Terni, i carabinieri del Nas al canile di Colleluna: quattro denunce

Terni, i carabinieri del Nas al canile di Colleluna: quattro denunce

di Nicoletta Gigli

TERNI - Cani «detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura e caratteristiche etologiche, confinati e rinchiusi per intere giornate in box angusti e poco illuminati della zona notte».  La somministrazione di farmaci e le terapie ai cani «erano effettuate, senza averne titolo, dalla presidente di un’associazione di volontariato che esercitava abusivamente la professione di medico veterinario».

Nelle carte in mano agli investigatori del Nas, che hanno denunciato quattro persone operative all’interno del canile di Colleluna, si sottolinea anche «il mancato coordinamento di tutti gli aspetti sanitari della struttura, dall’assistenza medico veterinaria al mantenimento fisiologico degli animali nonché degli altri servizi correlati».

E’ quanto hanno accertato i carabinieri del Nas impegnati, nell’ambito di una verifica nazionale sulla gestione dei canili, in controlli che hanno passato al setaccio anche la struttura comunale di Colleluna. A gestire il servizio, all’esito della gara d’appalto con evidenza pubblica, è la cooperativa Alis.

All’esito dell’ispezione, svolta un mese fa dal Nas con la collaborazione dell’Usl Umbria 2, sono stati denunciati i due direttori, di cui uno non più in carica, la presidente di un’associazione di volontariato e un medico veterinario convenzionato.      

I controlli, che sarebbero partiti su segnalazione di qualcuno che avrebbe ipotizzato irregolarità riferite alla struttura, si sono chiusi con la dettagliata relazione dei carabinieri del Nas, che ora è sul tavolo della procura di Terni.

«Siamo certi di aver fatto tutto in modo corretto, secondo quanto previsto dall’appalto - dice Roberto Crobu, referente per Alis del canile di Colleluna. Quello che ci interessa è che ci siamo impegnati molto sulle adozioni dei cani con ottimi risultati.

Per il resto, aspettando serenamente anche noi gli sviluppi, andiamo avanti come abbiamo fatto fino ad oggi».

L’assessore al benessere animale del Comune, Cristiano Ceccotti, attende di conoscere gli esiti dell’ispezione: «Dal punto di vista tecnico e strutturale il canile è idoneo. Quando mi sono insediato era sotto sequestro. Ci siamo impegnati a dissequestrarlo e ad ottenere un consistente finanziamento per poterlo risistemare. Abbiamo dato la gestione del servizio a una cooperativa con un bando di evidenza pubblica - dice Ceccotti - se dovessero emergere situazioni di una mala gestione faremo tutto quello che prevede la legge».

A breve ci sarà una riunione tecnica per verificare gli aspetti legati alla tutela dei cani.

«I controlli li facciamo regolarmente ma non possiamo entrare nel merito dell’attività organizzativa - dice Federico Nannurelli, il funzionario del Comune preposto alla gestione dei canili. Il canile di Colleluna è nuovo e luoghi angusti non ci sono perché gli spazi sono dimensionati regolarmente. I Nas non ci hanno contestato nulla, ci hanno chiesto documenti e abbiamo collaborato nell’attività di ispezione. Faremo un approfondimento per capire se ci siano inadempienze gravi che giustificano da parte del Comune la contestazione degli addebiti secondo le regole previste dal contratto».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Gennaio 2023, 13:49
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