E’ arrivato a Narni Scalo, al santuario della Madonna del Ponte direttamente dal vivaio comunale di Hiroshima, dove la pianta viene gelosamente conservata. E’ il gingko biloba, una specie molto in voga nell’Estremo Oriente. La peculiarità della essenza arborea è che è una “figlia” di un albero che è sopravvissuto alla catastrofe atomica di Hiroshima, al grande fungo atomico. Ogni anno, in autunno, si raccolgono i semi grazie all'aiuto di volontari e botanici, semi che poi verranno spediti con certificazione fitosanitaria dall’Orto Botanico di Hiroshima.
Sono ormai venti i Paesi ad avere adottato i semi della pace di Hiroshima. Quest’anno il Gingko biloba è stato consegnato all’Italia e crescerà tra il Santuario ed il Ponte d’Augusto, facendo inserire il santuario della Madonna del Ponte nel circuito mondiale degli “Alberi sopravvissuti di Hiroshima”.
Il merito è stato tutto di Nicoletta Campanella, una narnese che fa parte del Comitato di coordinamento nazionale di una Associazione Green, con sede a Ginevra.
Viene attentamente “monitorato” dai volontari del Santuario per farlo crescere nel migliore dei modi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Novembre 2020, 16:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA