Il carcere di Terni regge all'emergenza pandemia
Il comandante Fabio Gallo: "Grazie alla polizia penitenziaria"
Fabio Gallo, comandante della polizia penitenziaria del carcere di Sabbione, coglie l’occasione della celebrazione della festa del patrono del corpo San Basilide per fare il punto sull’emergenza pandemia. Un periodo vissuto col terrore che il virus potesse entrare dietro le sbarre. Sono stati mesi di controlli accurati sul personale in ingresso, sottoposto ogni volta alla misurazione della temperatura corporea e chiamato a compilare un’autocertificazione del proprio stato di salute.
La certezza è che l’emergenza covid ha portato benefici sul fronte del sovraffollamento del penitenziario. Se nel pre- covid a Sabbione c’erano 543 detenuti, oggi sono scesi a 503. Cinquantacinque i detenuti che hanno lasciato le celle da aprile ad oggi per effetto del decreto “Cura Italia”, che non ha riguardato i 41bis. A Terni insomma, a differenza di quello che è accaduto in altri istituti, non ci sono state scarcerazioni “eccellenti”. Ancora in sofferenza però i numeri del personale di polizia penitenziaria: la forza operativa oggi conta su 202 uomini e donne a fronte di un organico previsto di 246 unità.
A causa dei problemi di salute del vescovo, Piemontese, la messa è stata celebrata da padre Sergio e padre Massimo, cappellano del carcere. Presenti il prefetto vicario, Andrea Gambassi, il sindaco, Leonardo Latini e il magistrato di sorveglianza di Spoleto, Fabio Gianfilippi.
La cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione di un’accogliente sala relax destinata al benessere del personale dell’istituto, da utilizzare nel tempo libero e negli intervalli lavorativi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Luglio 2020, 11:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA