Emergenza Covid: «Concretezza e rapidità, noi sindaci siamo in campo»

Emergenza Covid: «Concretezza e rapidità, noi sindaci siamo in campo»

di Giovanni Camirri

SPELLO - Situazione sanitaria legata all’impennata pandemica, il sindaco di Spello, Moreno Landrini, prende posizione. E lo fa analizzando il contesto dal punto di vista di chi, avendolo vissuto direttamente e pesantemente sulla sua pelle, sa cosa è il Covid. Il tutto segnato da una chiara volontà propositiva. “Con forte preoccupazione – dice il primo cittadino di Spello a Il Messaggero - sto ricevendo quotidianamente segnali di allarme dei presidi sanitari del territorio, primi fra tutti per vicinanza gli ospedali di Foligno e di Perugia. Gli accessi per sintomatologia Covid nelle ultime due settimane sono notevolmente aumentati e i posti letto, soprattutto quelli in terapia intensiva, sono prossimi a non essere più disponibili. La situazione dell’ospedale di Perugia da questo punto di vista risulta all’allerta massima”.

Sindaco Landrini, che segnali ha dagli operatori in prima linea?

“Lo sforzo degli operatori sanitari che ormai da quasi un anno stanno lottando sul campo la battaglia per noi tutti, è giunto al limite e proprio da loro arrivano voci di allarme. Non è più possibile perdere tempo, occorrono azioni immediate e non rinviabili: potenziamento del personale sanitario, efficientamento del piano ricoveri e attuazione immediata di tutte le procedure per rendere operative da subito le prossime fasi della vaccinazione”.

Cosa si può fare di più?

“Ogni passo non fatto ora vanifica l’impegno di tutti e segna le sorti di tanti malati, non solo quelli affetti da Covid, che hanno tutti uguali diritto ad un’assistenza e a cure garantite e dignitose. Non è il momento ora di ipotesi astratte circa piani e programmi rimandati a tempi indefiniti: occorre ora un piano concreto e imminente di recupero della drammatica situazione dell'Umbria con la massima responsabilità a tutti i livelli istituzionali”.

Può fare un esempio?

“Penso a ciò che è stato fatto qualche giorno fa da molti Comuni del territorio, tra cui Spello, con l’adozione di alcune immediate misure di contenimento.

Ora però è indispensabile che ognuno si assuma la propria responsabilità a partire dalla Regione Umbria, dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl Umbria ed esercitino la propria funzione pubblica per il bene comune. Dico queste cose non per critica o per puntare il dito verso qualcuno. Ciò di cui parlo riassume la necessità di fare squadra andando a realizzate azioni sempre più efficaci che ovviamente vengono predisposte da livelli istituzionali, secondo le specifiche competenze e ruoli, ma tutte finalizzate alla collettività. Qui non contano distinzioni di bandiera. Conta la gente e la salute”.

Su quale priorità, da suo punto di vista, si deve puntare?

“Dobbiamo essere, e già lo siamo, tutti pronti a collaborare per un obiettivo collettivo: la lotta alla pandemia da Covid 19. Per questo ribadisco e rinnovo la mia massima collaborazione, come sindaco e come cittadino, a tutti i livelli, consapevole dell’attuale soglia di criticità dell’Umbria. Ma sono anche certo che la sinergia tra istituzioni, enti e comunità potrà contribuire al superamento di questa nuova fase dell’epidemia che il nostro territorio dolorosamente sta affrontando”.

Lei ha vissuto in prima persona il Covid, che messaggio si sente di dare?

“Un messaggio semplice: non si può fare a meno della prevenzione. Su questo tema non si può ne si deve abbassare la guardia e quando ci sono decisioni, anche difficili da prendere, ma sostanziali per la salute dei cittadini vanno prese attraverso regole comuni e equivalenti per i territori interessati, così come è stato fatto con l’ordinanza regionale”.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2021, 10:30
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