Signore e signori, riecco Antonio Palumbo. Come torna a giocare bene lui, anche la Ternana torna a vincere, tra l'altro con il suo gol. Cambiano gli allenatori, ma è sempre così. Questa Ternana vince quando il collettivo funziona, ma pure quando mostra bene il volto e l'anima di Palumbo. Di un Palumbo in versione trequartista. Appena è tornato a giocare lì', ha fatto rivedere il suo repertorio migliore dopo un mese e mezzo in sordina e portato la squadra alla vittoria. Scacciando pure tante critiche che gli erano piovute addosso quando le cose andavano male e lui non ingranava. Verrebbe da dire: "Ora, chi lo sposta da lì?". La domanda, potrebbe porsela mister Aurelio Andreazzoli, che lo ha schierato lì per la prima volta, ottenendo il risultato pieno. L'evoluzione di carriera ha portato Palumbo a trasformarsi. Nato come mediano davanti alla difesa, ora si scopre rifinitore. E' ancora il re degli assitmen di serie B (ne ha serviti 5) ed ha segnato tre gol. Ne è passato, di tempo, da quando Attilio Tesser, nel 2014, lo promosse dalla Primavera alla prima squadra. «Mediano di qualità, palleggiatore, andrà lontano», diceva allora il tecnico di Montebelluna. Negli anni, al netto di qualche discontinuità per una certa irruenza in campo, è diventato mezzala. Trequartista, non ci si è trovato di punto in bianco, ma per gradi. E nella Ternana di Cristiano Lucarelli è arrivato quest'anno a ricoprire quasi sempre quella posizione. Con il tecnico livornese si divideva la trequarti con Anthony Partipilo, nel modulo ad albero di Natale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2023, 00:10
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