Ternana, Bandecchi: "Sfoltiremo la rosa, ma ora si deve ricominciare a marciare", possibile partenza anche per qualche big

Ternana, Bandecchi: "Sfoltiremo la rosa, ma ora si deve ricominciare a marciare", possibile partenza anche per qualche big

di Paolo Grassi

Un mercato con la precedenza alle operazioni in uscita. Una è già avvenuta, altre potrebbero arrivare presto, o nel corso della sessione di gennaio, senza escludere persino la partenza di qualche big. In entrata, solo eventuali nuovi arrivi di qualità e da serie A. Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi è arrivato la mattina del 5 gennaio al Liberati, ha incontrato la squadra, lo staff tecnico di Aurelio Andreazzoli e anche il vice Paolo Tagliavento e il direttore sportivo Luca Leone per cominciare a parlare di possibili strategie da seguire. Lo ha fatto nel giorno della ripresa dgli allenamenti, in cui si è registrato pure un positivo al Covid, Luca Ghiringhelli. Bandecchi è arrivato con la nebbia del mattino e se ne è andato con il sole dell'ora di pranzo. Uscendo, si è fermato con i cronisti. Sul petto, non passava inosservata una spilla metallica a forma di maglia rossoverde della Ternana, con un numero 9 in mezzo. «Bella, vero? Ma non la vendo. Me l'hanno regalata i ragazzi. Il mio grande vantaggio è di essere affezionato a questa squadra e aver tifato nella mia vita solo Ternana». Un altro regalo, che gli è stato consegnato Maria Grazia Fazi, (addetta alle questioni organizzative legate allo stadio) è un orso in pelouche con la maglia della Ternana, versione gigante dell'orsacchiotto del kit neonati, che si è portato via in macchina mettendoselo accanto sul sedile del passeggero. Intanto, il mercato: «Dobbiamo alleggerire la squadra. Alcuni giovani che al momento non troverebbero posto devono andare a giocare. Poi ci sono altri che sono stati per noi importanti negli anni precedenti e che è giusto che in questo momento vadano altrove». Viene in mente Alessandro Celli ceduto in prestito al Sudtirol. Vengono in mente Pietro Rovaglia e Samuele Spalluto. Ma vengono in mente anche altri come Fabrizio Paghera, Mattia Proietti, ma anche di Antonio Palumbo sul quale la Sampdoria sembra pronta a tentare l'assalto per riprenderlo. Una cosa è certa, cioè che Andreazzoli chiede una rosa di 24 o 25 giocatori, non di 30. Movimenti in entrata, al momento, non vengono definiti necessari. Ma Bandecchi, stavolta, non nega la possibilità che qualcosa possa esserci. «Sapete che io non credo molto al mercato di gennaio, per le entrate. Poi, se ci fosse qualcosa di molto particolare di giovani di grandissima qualità o che possano fare la serie A, perché no? La Ternana si sta costruendo. Ci sono tante basi nuove». Proprio di queste basi, dovrebbe aver parlato anche con la squadra, oltre che con Andreazzoli e Leone. «Con i ragazzi - ha detto - ci siamo guardati in faccia. Li ho trovati molto realisti. Ci siamo detti che nelle ultime dieci partite saremmo retrocessi. Dobbiamo tornare ad avere quello spirito importante e necessario per essere una squadra e abituarci con più rapidità ai nuovi schemi del mister perché non siamo alla scuola calcio. Siamo una squadra competitiva. Quello che è successo nelle ultime partite dipende da un fattore mentale, ma secondo me ci siamo ritrovati». Poi, la domanda su stadio e clinica, con i 95 posti in più per la sanità ternana. «Non voglio creare fastidi a nessuno, ma quei posti avrebbero dovuto riconoscerli tre mesi prima della conferenza di servizi.

Noi lo abbiamo sempre detto, che esistessero posti liberi. La legge stadi prevede anche la sanità. Solo le palazzine abitative, non si possono fare. La clinica è fondamentale per la costruzione dello stadio nuovo, bene importante per la città. Poi, occorre trovare il processo regolare per fare tutto. Per come la vedo io, oggi questi 95 posti letto hanno scritto sopra "stadio-clinica". Se fosse differente da questo, ci sarebbe un errore drammatico».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Gennaio 2023, 00:20
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