Borghi più Belli d'Italia, Montefalco è la star del web grazie a cibo e arte

Borghi più Belli d'Italia, Montefalco è la star del web grazie a cibo e arte

di Giovanni Camirri

MONTEFALCO - Montefalco guida la classifica «Top 10 Web» dei borghi più ricercati sul sito dell'Associazione dei Borghi più Belli d'Italia, che conta su un totale di 362 borghi associati. L'analisi è stata effettuata sulla base dei dati di Google Analytics, come precisa la stessa associazione, il cui sito web nel 2023 ha registrato 3,9 milioni visitatori dall'Italia e dal mondo. Un traguardo raggiunto grazie ad una scelta corale che vede la promozione e lo sviluppo della Ringhiera dell’Umbria, appunto Montefalco, basato su un concetto di sistema e di filiera che si muove all’unisono sia a livello verticale che in progressione orizzontale. La chiave di lettura vincente di questo sistema è riassunta nel concetto che il brand Montefalco è Montefalco con il suo ambiente, la sua arte con, tra gli altri, un maestro del livello di Benozzo Gozzoli, cultura, enogastronomia e soprattutto i suoi vini con il Sagrantino su tutti.Montefalco fa parte de i Borghi più Belli d’Italia e proprio attraverso il sito dell’associazione è risultato il territorio più ricercato a livello nazionale. Sulla pagina web dedicata si legge “Montefalco. Ebbrezza e sanità”. Il nome di Montefalco è un omaggio a Federico II Svevia che proprio nella Ringhiera dell’Umbria, forte della sua passione per la caccia con i falchi, scrisse “De arte venandi cum avibus” che è un importantissimo trattato di falconeria dove si spiega allevamento, addestramento e impiego di uccelli rapaci nella caccia. L’antica terra del Coccorone divenne quindi Monte del Falco e poi Montefalco. E sempre con l’impronta di Federico II prese forma il nome Sagrantino. La leggenda narra che i falchi preferiti dall’imperatore Federico II – chiamati falchi Sakar – si ammalassero e un medico diede ai falchi una medicina a base di vino passito locale. I falchi si ripresero e l’imperatore fu molto felice. È per questo motivo che l’uva da vino locale è stata poi chiamata Sagrantino, dal nome dei falchi Sakar, e il paese è quindi stato ribattezzato Montefalco. Ma c’è anche chi racconta che i falchi imperiali si cibassero di una particolare uva divenuta poi l’uva da Sagrantino. Che sia arte, che sia storia, che sia enogastronomia, paesaggio o ambiente, che siano in grandi vini Montefalco è il borgo più ricercato sul sito de “I Borghi più Belli d’Italia” e lo è appunto per tutti questi elementi che possono apparire separati, ma che sono le tessere di un unicum che diventa il brand che spiega Montefalco. Un insieme che diventa “genius loci” nella sua accezione più figurata e cioè l’azione di valorizzazione e di promozione di un luogo da parte di chi è a quello stesso luogo legato e affezionato. Insomma lo spirito di squadra vince e il sistema che accoglie e accompagna i visitatori diventa il volano, attraverso il passaparola, sia fisico che via web, che poi fa ricercare Montefalco e le sue tante bellezze. Montefalco però è anche olio con la produzione di un extravergine di grande pregio. Gli uliveti e le vigne, quindi, si alternano accompagnando i visitatori fino al borgo in un percorso di colori, profumi e sapori che si mostra sempre più ricercato a livello nazionale e anche internazionale.

LE REAZIONI

Il primato di Montefalco nella classifica “top 10 web” è stato accolto, e non poteva essere diversamente, con grande entusiasmo da tutta la Ringhiera dell’Umbria. “È un risultato – dice il sindaco Luigi Titta – importante che premia un’azione costante basata su un concetto di accoglienza di grande respiro.

Chi viene da noi non viene solo per il paesaggio, non solo per l’enogastronomia, non solo per arte e cultura. Ma viene perché trova tutti questi elementi declinati insieme. Basti pensare, parlando ad esempio di vino, che le cantine presenti sul territorio sono andate ben oltre il concetto ristretto alla parte artigianale. Adesso chi va in cantina viene coinvolto in una visita, può effettuare degustazioni, seguire eventi, ascoltare un concerto o assistere ad un evento di teatro o poesia. Montefalco è uno stupendo borgo capace di proporre nel modo migliore – conclude - un insieme di possibilità”. “Gli elementi di questo successo – sottolinea Serena Marinelli presidente della strada del Sagrantino – sono, a mio modo di vedere, due. Da un lato c’è il Museo di San Francesco, le opere di Benozzo Gozzoli e il Sagrantino e dall’altro c’è quello che è un vero e proprio vanto e cioè l’accoglienza. Chi viene a visitare Montefalco poi diventa a sua volta un volano di divulgazione delle bellezze e delle potenzialità di questo borgo con un passaparola che è largamente amplificato attraverso il vasto mare del web. In tutto questo – prosegue – i diversi attori e operatori in loco lavorano in un sistema che fa squadra sia dal punto di vista della ricezione, che della ristorazione, che per la parte del museo e delle cantine. In tutto questo non va poi dimentica che l’ambito enogastronomico ha segnali di crescita attestati – conclude - tra il 20 e il 30 per cento annuo”. “Il segreto vincente? Di sicuro – commenta Paolo Bartoloni presidente del Consorzio tutela vini di Montefalco – la qualità della vita che qui si può assaporare. C’è buon vino, buon cibo, tanta natura, molte cose da vedere, c’è arte e cultura. Insomma c’è tutto. La qualità dei nostri vini, poi, è diventata molto elevata e le varie tipologia sono sempre più apprezzate tanto a livello nazionale quanto all’estero. Basti pensare che il Sagrantino ha una bevibilità che sta cambiano e che attira sempre più estimatori. Ma il nostro Consorzio annovera, oltre ai vini di Montefalco, anche il Trebbiano Spoletino che si segnala per apprezzamento crescente. Se a ciò aggiungiamo la possibilità per chi viene in cantina di poter vivere una esperienza immersiva il quadro è completo. Vedere Montefalco al primo posto nella classifica “Top 10 Web” ci spinge a proseguire in questo percorso dove anche le cantine sono sempre di più un elemento di accoglienza, un veicolo di emozioni e – conclude – un volano di promozione per questo territorio”. Tanti motivi, quindi, per visitare Montefalco che gode anche di una favorevole posizione panoramica che ha regalato al borgo, dal 1568, l'appellativo di Ringhiera dell'Umbria.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Aprile 2024, 09:14
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