Maker Faire, dalla pizza 3D ai vestiti 2.0:
a Roma il futuro è già arrivato

Maker Faire, dalla pizza 3D ai vestiti 2.0: ​a Roma il futuro è già arrivato

di Alessio Caprodossi
Vestiti che rispondono al telefono, pizza che esce da una stampante, case e automobili realizzate con macchine tridimensionali. Sembra un mondo fantastico, invece un'istantanea della futura societ, quella immaginata dai makers, gli artigiani digitali che nel weekend trasformeranno l'Auditorium Parco della Musica in una macchina del tempo.





Avete presente una pizza stampata in 3D? Forse il progetto attecchirà difficilmente in Italia, ma negli Usa sta spopolando tanto che l'idea dell'ingegnere meccanico Anjan Contractor ha suscitato l'appetito della NASA, che l'ha finanziato con 125mila dollari per spedire nello spazio la pizza in stampa. “Con un processo rapido e semplice che permette di personalizzare tipo e dosi, fare una pizza diventa divertente”.



Se camminando lungo i canali di Amsterdam potrete ammirare la prima casa stampata in 3D (13 stanze realizzate con materiale ecosostenibile), è in larga parte made in Italy il progetto Strati, la prima vettura stampata in 3D grazie al designer Michele Anoè, che è in bella mostra nella mega villaggio (70mila quadrati) al Flaminio.



La guideremo un domani magari con indosso uno degli abiti connessi di CuteCircuit, brand anglo-italiano che miscela la creatività di Francesca Rosella e del compagno Ryan Genz, ideatori del “Technological Couture”, progetto che spazia dal vestito-telefono con sim-card integrata nell'etichetta e microfono al polso per rispondere alle chiamate agli abiti che si illuminano con il movimento, fino alle borse cambia colore che mostrano i Tweet in tempo reale e sono gestibili via app.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Ottobre 2014, 08:33
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