Zanetti: "Onorerò l'Inter e i valori dello sport
anche da dirigente". Moratti: "Thohir sembra Psy"

Zanetti: "Onorerò l'Inter e i valori dello sport ​anche da dirigente". Moratti: "Thohir sembra Psy"

di Massimo Sarti
MILANO - Il Capitano saluta, ma non appende le scarpette a nessun chiodo: la Partita Infinita per uno sport di ideali appena iniziata: si conclude cos la lettera scritta da Javier Zanetti ai tifosi dell'Inter, dell'Argentina e agli avversari di una carriera lunga 19 anni (in Italia) e conclusasi domenica con la sconfitta di Verona al cospetto del Chievo e con l'addio al nerazzurro in campo condiviso con Samuel, Milito e Cambiasso.





L'argentino scrive attraverso il sito ufficiale dell'Inter: «Grazie per avere circondato me e la mia famiglia, in un abbraccio di affetto, tifo, stima e amicizia. Spero di servire il club da dirigente come in campo con il numero 4. Sarete sempre nel mio cuore».



La vita sportiva di Zanetti ha accompagnato passo dopo passo l'esperienza di Massimo Moratti alla guida del club. E nella stagione del ritiro del quasi 41enne capitano, il figlio del grande Angelo, dopo quasi 19 anni, ha ceduto la maggioranza della società ad Erick Thohir. «Il passaggio dell'Inter doveva essere in mani buone e sicure, volevo sapere se era una possibilità la loro nel fare un'operazione del genere. Ho trovato una famiglia importante e una persona che lavora molto, sa di media e aveva voglia di farlo», ha detto il presidente onorario, a proposito dell'indonesiano, in un'intervista alla svizzera RSI. «Il fatto che assomigli al cantante del Gangnam Style lo ha fatto piacere di più alla gente? Forse. E' una persona simpatica e spiritosa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Maggio 2014, 17:53

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