Stasera Samp-Roma, Garcia: "Il problema è
gioco, non turnover. Basta piangersi addosso"
di Piergiorgio Bruni
Le domande si concentrano sulle scelte, per molti estreme, fatte domenica col Sassuolo: «Il problema - spiega l'allenatore - non è il turn-over, ma giocare abbastanza bene per vincere. Potevamo fare meglio, nel primo tempo siamo stati troppo lunghi». «La squadra - prosegue - ha rivisto la partita, hanno notato cose positive e negative. Abbiamo fatto una buona ripresa. Ora, però, non abbiamo il tempo di piangerci addosso, dobbiamo concentrarci sulla prossima».
Stasera, a Genova, sarà tutto fuorché semplice. Per le caretteristiche degli avversari e per la pressione che si è creata sulla squadra: «La stagione - chiarisce, tuttavia, Garcia - non si ferma alla 4ª giornata. Bisogna lavorare con calma per esser giudicati sul lungo periodo. Siamo un ciclista, pedaliamo a testa bassa per prendere più punti possibile. Ora conta fare una grandissima gara domani (oggi, ndr) e vincere, dopo giocheremo con Carpi, Bate Borisov e chiuderemo la striscia a Palermo».
E per farlo, specialmente quando non si è in pianura, serve un adeguato equilibrio fisico: «Su questo - puntualizza il francese - riflettiamo e lavoriamo tutti insieme. Non è che vi dico delle cose senza aver parlato prima con ogni componente dello staff. Ho trovato alcuni giocatori fuori ritmo, ma forse è questo il problema: non aver fatto abbastanza partite». «Allora - conclude il tecnico - il problema sarebbe potuto essere prolungato se non avessi fatto il turn-over. Se gioco sempre con gli stessi, e si infortunano, sarà ancor più difficile inserire dei nuovi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Settembre 2015, 11:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA