Ronaldo torna a San Siro domani sera:
"Io dirigente? Lo farei solo per l'Inter"

Ronaldo torna a San Siro domani sera: "Io dirigente? Lo farei solo per l'Inter"

di Massimo Sarti
MILANO - Cinque stagioni, dal 1997 al 2002, con 59 gol in 99 partite. Numeri limitati da gravi infortuni e nessun titolo, sfuggiti (forse) nel 1998 dopo la famigerata partita di Torino con la Juventus ed il contatto con Iuliano (di cui si parla ancor oggi) e nel 2002 dal surreale 5 maggio che lo fece scoppiare in lacrime all'Olimpico contro la Lazio.

Abbiamo provato a condensare così l'esperienza all'Inter di Ronaldo, al secolo Luiz Nazario da Lima, anch'egli atteso in tribuna domani sera a San Siro, al “capezzale” della squadra di Roberto Mancini contro la Sampdoria. Il Fenomeno è probabilmente il simbolo della quasi ventennale gestione di Massimo Moratti: «Spero di incontrarlo, lo riabbraccerei molto volentieri», ha detto il brasiliano, interpellato da calciomercato. com. Oggi l'ex patron non è più al centro dell'Inter, «ma la società non lo ha mai perso: lo dimostra il fatto che sia anche oggi azionista del club e che resti vicino alla presidenza ed a Mancini».

Ronaldo assisterà ad una partita che vedrà l'Inter giungere da un periodo difficile: «La squadra è partita bene, poi ha avuto un calo. Ma si riprenderà». Belle le parole spese per Miranda: «Ho giocato contro di lui in un Corinthians-San Paolo. Io ero a fine carriera, lui all'inizio. Mi fece subito un'ottima impressione. Sicuramente è stato un grande acquisto». Da escludere, infine, un suo futuro da dirigente, «ma non per l'Inter, che mi è rimasta nel cuore e cui auguro ogni bene. Non mi vedo inserito in un singolo club».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Febbraio 2016, 09:34

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