Roma, Balzaretti si ritira: per
l'ex terzino un ruolo da dirigente

Roma, Balzaretti si ritira: per ​l'ex terzino un ruolo da dirigente
«È una giornata molto importante. La prima notizia da dare è che smetterò con il calcio giocato. Il problema di pubalgia che ho è ancora vivo e purtroppo mi costringe ad abbandonare il calcio giocato. È stata una decisione molto difficile da prendere, ma obbligata da questo trauma che ho subito che non mi permette di svolgere questa professione come io vorrei, al 100%, e la soluzione migliore da fare quando non puoi esprimerti neanche al 50% è quella di smettere di giocare». Il difensore della Roma, Federico Balzaretti, ha così annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Il giocatore svincolato dopo la scadenza del suo contratto lo scorso 30 giugno, saluta il calcio giocato ma resterà nella Roma. Per lui pronto un all'interno della direzione sportiva del club giallorosso.





«È stata una riflessione che è maturata nel corso dell'ultimo anno. Dall'ultima conferenza di circa un ano fa, avevo due sogni, tornare con la squadra e giocare una partita. Ringrazio lo staff della Roma che mi ha seguito e mi ha dato il 100% e le persone che mi sono state vicine, come Fabrizio Iacorossi, abbiamo lavorato tante ore, tutti i giorni, e siamo riusciti a fare ancora questi due mesi e mezzo con la squadra, dove mi sono tolto la soddisfazione di stare vicino a questo gruppo fantastico, abbiamo centrato il secondo posto, e ho avuto la fortuna, nonostante le sofferenze, di fare queste panchine, di giocare con i compagni. Sono stati mesi molto belli», ha tenuto a dire Balzaretti. «La più grande e bella sensazione è stata quella di fare 90' minuti, di giocare l'ultima partita all'Olimpico, nel mio stadio, di potare all'Olimpico i miei 4 bambini. È stato un giorno speciale che non dimenticherò mai, come gli applausi della gente. Dentro di me sapevo che al 99% era l'ultima partita della carriera. Ho tanti ringraziamenti da fare, in primis alla mia famiglia che mi è stata sempre vicina», ha aggiunto il laterale giallorosso che è pronto per la nuova avventura. «Le motivazioni che ho per questa nuova sfida sono grandissime. C'è tanta emozione, ma sono molto sereno, grazie a mia moglie e alla mia famiglia. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura. Sono una persona che ha grandi obbiettivi e darò, in questa nuova professione, il massimo, perché è quello che voglio fare e sento mio».



«Inizialmente mi occuperò dei ragazzi che sono in prestito. Tanto del futuro di una carriera dipende da quai due tra anni. Li andrò a vedere in partita e in allenamento, cercherò di impostare un rapporto molto diretto. Poi parlando con mauro e Walter ci sono tante altre cose», ha proseguito l'ormai ex difensore. La prima cosa che mi ha detto Sabatini? 'Vai a fare il corso di direttore sportivo'. Quindi a settembre inizierò questo corso. Sarà magari un ruolo che tra 10-15 anni andrò a ricoprire chissà dove«, ha spiegato Balzaretti. Non c'è stato un momento preciso in cui hai deciso di smettere ma è stata una decisione graduale. »È stata graduale, ma sono stato io che non sono stato in grado di promettere alla Roma le mie prestazioni. Purtroppo il dolore è stato persistente in questi mesi, un professionista deve garantire 50 partite l'anno e, se la base è sempre il dolore che continua, viene già meno la professionalità. Una volta che ho comunicato questa scelta, la società mi aveva già comunicato questa scelta. Mi riempie d'orgoglio aver ricevuto una proposta del genere, vuol dire che sono stato apprezzato. Vuol dire che evidentemente ho lasciato un ricordo importante«. Poi ha parlato di questa Roma e di ricordi. »La società con questi acquisti vuole colmare il gap delle ultime due stagioni, poi c'è il campo che deve dimostrare i valori che sono sulla carta. La società si sta muovendo bene, ma questo gruppo è formato da ragazzi fantastici. È impensabile vincere 38 partite, la differenza la devono fare tutti. L'obiettivo si centra se tutti remano dalla stessa parte. Digne? Non credo sia ancora arrivato, ma è sicuramente un ottimo giocatore, senza dubbio«. Poi i ricordi. »Il gol nel derby? Qui a Roma la cosa che resterà per sempre sarà sicuramente il gol nel derby. Ci sono tante emozioni e ricordi belli, fare una classifica è difficile. Ci sono altri momenti, campionati vinti, l'esperienza in azzurro«, ha concluso Balzaretti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Agosto 2015, 15:36

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