Seedorf: "Non voglio il posto di Galliani".
L'ad: "Il suo futuro? Non diciamo nulla..."
Poi affronta l'argomento che riguarda il silenzio della società: "Ho sentito Silvio Berlusconi anche a Pasqua, con lui c'è un rapporto che non è solo professionale. Non ho bisogno di essere confermato, ho un contratto di altri due anni: sono stato chiamato per le mie capacità e la personalità anche di gestire questo silenzio che dipende da mille altre cose, non certo dalla fiducia nei mei confronti".
Quindi la difesa di Balotelli: "La sua crescita si è vista chiaramente, solo chi non vuol vedere non vede. I numeri parlano chiaro. L'uscita dal campo contro la Roma non mi è sembrata scomposta, in campo c'è stato un gesto un po' così (e Seedorf si riferisce alla lite con Taarabt, n.d.r.), poi è finito tutto. I media non hanno aiutato la crescita del ragazzo: io gli faccio le critiche costruttive. Non è giusto esaltare soltanto le cose negative. Pazzini accanto a lui? Questa è la stagione in cui ha segnato di più in campionato, in questo modulo ha tre compagni vicino, non uno. Praticamente giochiamo 4-4-1-1, ma non ha importanza come lo chiamiamo: cerchiamo di trovare altre soluzioni, Balotelli sta facendo bene il suo lavoro".
GALLIANI: NON DICIAMO NULLA Adriano Galliani prosegue con la linea del silenzio a proposito del futuro di Clarence Seedorf al Milan. «Non stiamo dicendo niente», ha tagliato corto l'ad, commentando invece l'intervista concessa dall'allenatore ieri. «Seedorf ha certamente fatto una intervista non concordata e questo non è in linea con i nostri regolamenti interni ma - ha aggiunto Galliani prima del Consiglio della Lega della serie A - non ha detto nulla di censurabile, quindi lì finisce la vicenda».
NULLA DI DRAMMATICO Inter, Atalanta e Sassuolo sono gli ultimi ostacoli del Milan nella rincorsa verso l'Europa League, e Adriano Galliani non si sbilancia sulle chance di conquistare il sesto posto, che vale i preliminari. «Siamo cinque squadre in un punto speriamo di essere noi quella che conquista l'Europa League, mancano tre partite, è inutile fare previsioni», ha detto arrivando in Lega per il consiglio e l'assemblea di serie A l'ad rossonero, che rifiuta la definizione di Milan sfilacciato. «Perchè sfilacciato? Abbiamo cinque vittorie nelle ultime sei partite - ha replicato -, abbiamo perso a Roma contro la seconda in classifica, senza essere dominati nel gioco, non è successo nulla di drammatico».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Aprile 2014, 12:51
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