Milan, Leonardo: «Gattuso è e resta il nostro allenatore»

Leonardo: «Gattuso è e resta il nostro allenatore»
Gattuso non si tocca, Higuain è il nostro leader, il quarto posto resta alla portata. Bastano pochi concetti chiari dopo settimane di silenzi per fugare i dubbi sul futuro del tecnico, spazzare via le voci sull'attaccante e richiamare la squadra a reagire alla crisi e raggiungere l'obiettivo prefissato. Leonardo e Maldini si presentano a Milanello come un'anima sola. Ascoltano dalla tv la conferenza di Gattuso («non ho ricevuto ultimatum ma spesso paga l'allenatore. Sento fiducia e sostegno, con la Spal voglio vedere la bava alla bocca») e poi invitano i giornalisti nella stanza del camino, in quella che da breve chiacchierata informale si trasforma ben presto in un'intervista fiume. Apre Leonardo sul tema allenatore, ribadendo la fiducia a Gattuso nonostante tre punti in 4 gare e l'eliminazione dall'Europa League: «Gattuso è e resta l'allenatore del Milan. Non abbiamo mai pensato di cambiarlo, non esiste un'alternativa, nessun piano b. Non abbiamo mai contattato o consultato nessuno. Nessuno può dire di essere stato chiamato da noi. Siamo in un momento delicato ma è il momento di dare un segnale e una scossa».

Maldini incalza invece la squadra, a cui chiede di non accontentarsi della mediocrità di un sesto posto ma di puntare allo «straordinario», con il «sogno del quarto posto» ancora alla portata: «Non siamo partiti per vincere lo scudetto e siamo in corsa per un posto in Champions League. Abbiamo qualche alibi ma ci aspettavamo qualcosa in più». Tra i più deludenti c'è Higuain: arrivato per permettere il salto di qualità, si è fermato a 5 gol in campionato ed è a secco da 9 gare. Ma per Leonardo non esiste alcun caso, né alcuna possibilità di cessione a gennaio, confermando però che un eventuale riscatto dalla Juventus dipenderà dalla qualificazione in Champions: «Non abbiamo mai parlato con il Chelsea di Higuain, non abbiamo mai avuto dubbi su di lui. Abbiamo un rapporto diretto, lui ha un ruolo di leadership e deve solo ritrovare il gol. Al Milan resta solo chi ha voglia di restare e Higuain non ha mai dato dimostrazione di non avere questa voglia. Il Milan tornerà ad alto livello, lo ha sempre fatto. Ma non lo faremo acquistando 10 giocatori a gennaio, siamo già 30 in rosa». Colpa del Fair Play Finanziario. Norme che fanno sorridere amaro Leonardo («C'è arrivata una lettera dalla Uefa per l'acquisto di Paquetà, contestano l'investimento») e rendono Maldini nostalgico: «È troppo penalizzante, ha cristallizzato il calcio.
Le squadre che lo hanno voluto ora guardano tutte le altre dall'alto. Non è un caso che il Real Madrid abbia vinto le ultime tre Champions League. Oggi nessuno può investire con queste regole: nemmeno Berlusconi potrebbe costruire la squadra più forte del mondo». Oggi il Milan è molto lontano dall'élite ma cerca un posto al sole, a partire dalla qualificazione in Champions. Spartiacque tra la gloria e il fallimento.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Dicembre 2018, 19:13

© RIPRODUZIONE RISERVATA