Lazio-Samp, le pagelle: questa squadra staordinaria è merito di Inzaghi

Lazio-Sampdoria 7-3, le pagelle dei biancocelesti: la squadra in campo è perfetta e il merito è di Simone Inzaghi, capace di stupire tutti cancellando ogni scetticismo.

STRAKOSHA 7 Decisivo il doppio intervento con cui al 16’ dice no alla reazione d’orgoglio della Sampdoria.
WALLACE 6,5 Un’ottima prestazione macchiata nel finale da due leggerezze che hanno consentito agli avversari di rendere meno amara la sconfitta.
DE VRIJ 7 Gara di sostanza, questa volta c’è gloria anche per lui che in stagione aveva già segnato alla terza giornata contro il Chievo. (18’ st Patric 6,5 - Nemmeno no il tempo di scaldarsi che regala a Lulic la palla del 6-1).
HOEDT 7 Preferito a Radu, conferma che la scelta di Inzaghi è stata azzeccata: non sbaglia praticamente nulla e partecipa alla festa del gol.
ANDERSON 7,5 Ritrova gol (e morale) dopo quai due mesi di digiuno in una gara quasi perfetta fatta di assist, dribbling e giocate alla sua maniera.
MILINKOVIC 6,5 Sempre propositivo è bravo a creare gli spazi giusti per scatenare la fantasia dei compagni. L’assist per Keita in avvio è da manuale del calcio. (18’ st Murgia 6 - Entra a giochi fatti).
BIGLIA 7,5 Metronomo del centrocampo, conferma di essere la mente della squadra. La Lazio ha finalmente trovato il suo leader, dentro e fuori dal campo. (22’ Lombardi ng).
LULIC 7,5 E’ il tutto fare di Inzaghi, sempre in campo e mai sostituito, è uno dei segreti del successo della Lazio di quest’anno. Raccoglie i frutti di una gara di sacrifico con la rete del 6-1.
LUKAKU 7,5 Straripante, prende possesso della fascia destra che percorre in lungo e in largo, alimentando di continuo l’azione.
IMMOBILE 8 Riprende il discorso gol, interrotto contro la Roma a causa del forfait per un virus intestinale, con una doppietta sale a 22 reti.
KEITA 8 Cecchino implacabile pronti via punisce Puggioni imbeccato alla perfezione da Milinkovic. Sei gol in tre gare sono davvero tanta roba.
INZAGHI 8,5 Riporta la Lazio in Europa dopo un anno di “Purgatorio” fuori dalle Coppe. Vince, convince, diverte ma soprattutto ha riportato la gente allo stadio. E’ il suo anno. 

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Maggio 2017, 09:23

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