Lotito show: «Cuadrado e Bonucci volevano la Lazio. Zielinski? L'offerta scende». Il botta e risposta col Sassuolo

Il numero uno biancoceleste è un fiume in piena e rivela i retroscena del mercato laziale

Lotito show: «Cuadrado e Bonucci volevano la Lazio. Zielinski? L'offerta scende». Il botta e risposta col Sassuolo

di Redazione Web

Claudio Lotito è un fiume in piena. Dal ritiro della Lazio, ad Auronzo di Cadore, fa il punto del calciomercato biancoceleste dando spettacolo. Il presidente, dopo l'uscita dei giorni scorsi che ha tirato in ballo il calciatore del Sassuolo Domenico Berardi, ha deciso di scoperchiare il vaso di Pandora parlando di altri due giocatori che, a detta sua, volevano fortemente diventare calciatori biancocelesti. Ecco i retroscena di questo mercato laziale che, ancora, fatica a decollare.

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Lotito: «Cuadrado e Bonucci volevano la Lazio»

«Cuadrado voleva venire da noi, Bonucci uguale - ha esordito -. Alla fine Cuadrado è andato all'Inter. Tre giocatori che abbiamo scrutinato poi hanno scelto il Milan (Loftus-Cheek, Reijnders e Okafor, ndr). Immobile invece non è mai stato in vendita». Per questo il mercato della Lazio fatica a decollare, poi sull'affaire Zielinski (fortemente voluto da Maurizio Sarri) spiega: «Ha 29 anni, in scadenza di contratto, quanto lo paghi? Ho offerto 20 milioni più bonus e hanno detto no.

Ma ora l’offerta scende, perché se non me lo dai il primo giorno l’offerta scende. Se andassi dietro ai nomi prenderei Lo Celso e Paredes, te li porto qua. Ci sono due giocatori che abbiamo condiviso tutti quanti, ora speriamo di prenderli, parlo sempre di cifre importanti. Prenderemo la mezzala, esterno, vertice basso, terzino sinistro».

Il caso Berardi

Lotito, poi, fa chiarezza su Berardi: «Non è in vendita! L’Ad del Sassuolo, che è mio amico, chiede 35 più bonus. E mi ha detto: "ma lascialo perdere perché ha firmato con la Juve l’anno scorso e poi ha strappato il contratto", è la verità!».  

Parole che, inevitabilmente, hanno scosso gli animi in quel di Sassuolo. Il primo a rispondere a Lotito è stato il diretto interessato: Domenico Berardi. In una storia su Instagram ha mostrato tutta la sua perplessità per l'affermazione. Ma non finisce qui.

Dopo il giocatore, ecco intervenire sul caso anche il Amministratore delegato Giovanni Carnevali: «È stata un’uscita inelegante. Domenico oltre ad essere un campione è un professionista serio: certe affermazioni non sono reali. Ed aggiungo: l’anno scorso, per esempio, praticamente tutte le big hanno chiesto informazioni sul nostro numero 10. Tutte, tranne la Juventus. Berardi è la nostra bandiera e il suo valore economico è in linea con le sue capacità, è acquistabile solo da chi se lo può permettere».

«La Juve su Berardi negli anni passati? Ma questa è una cosa che si dice da tempo. Era giovane, ci fu un avvicinamento importante con i bianconeri ma lui fece altre scelte, restando con noi. Berardi è la nostra bandiera e noi vorremmo restasse qui. Il fatto che venga accostato a grandi squadre lo vedo in maniera positiva: sappiamo dare un valore ai nostri ragazzi. Ma ripeto, spero che rimanga anche perché il concetto di bandiera è quasi svanito. In questo calcio che segue la strada dei soldi, beh, un esempio che rimane non fa mai male al nostro calcio».


Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Luglio 2023, 22:09

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