Inter, lo sfogo amaro di Mancini: "Così
non va, dobbiamo cambiare atteggiamento"
di Massimo Sarti
È sì arrivata la vittoria sul Dnipro e la qualificazione in Europa League, ma in campionato, con un punto in due gare e cinque reti incassate, l'inizio è stato lento. L'occasione, una cerimonia nella Capitale durante la quale l'ex fantasista di Jesi è stato nominato “Goodill Ambassador” (ambasciatore di buona volontà) dell'Unicef. «Sapevamo che non sarebbero state rose e fiori, ci sono dei problemi e piano piano li risolveremo. Dovunque sono andato c'erano sempre delle cose da rimettere a posto, ma sappiamo che se si lavora per bene, si può cambiare».
Erick Thohir aveva detto prima del derby: «Sarebbe bello ottenere due vittorie nelle prime due partite, ma sarà difficile». «Mi ha mandato un messaggio e ci sentiremo, vuole capire e vuole parlare con me. Sono cose normali perché un presidente ha bisogno anche di questo», ha commentato lo stesso Mancini.
La Champions, almeno tramite il campionato, è ancora un obiettivo o una chimera? «Ora è importante fare 2-3 risultati positivi per l'autostima. Sarà fondamentale fare più punti possibili da qui sino al mercato di gennaio». Dal quale, però, nonostante alcuni nomi altisonanti che circolano (Lavezzi, Cerci), sarà complicato chiedere miracoli: «Fra una settimana parlerò con la società, ma a gennaio è difficile ottenere buoni giocatori».
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Dicembre 2014, 10:32
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