L'Inter ha scelto il successore di Milito:
è Edin Dzeko. Assalto a giugno

L'Inter ha scelto il successore di Milito: ​è Edin Dzeko. Assalto a giugno

di Alessio Agnelli
MILANO - Edin Dzeko per il dopo-Milito. In Inghilterra danno la trattativa per imminente, snocciolando anche le cifre, 15 milioni di sterline, pari a 18 milioni di euro e spiccioli, dell'offerta che l'Inter starebbe per presentare al Manchester City per assicurarsi le prestazioni del bomber bosniaco, chiuso da Aguero e Negredo all'Etihad.



Ma che il 27enne di Sarajevo sia nel mirino del dt Piero Ausilio per luglio, dopo la richiesta di prestito, avanzata e rispedita al mittente dai Cityzens, in gennaio, è un dato di fatto, vista la necessità di reperire al più presto sul mercato un degno erede di Diego Milito. Con El Principe in scadenza di contratto a giugno e tentato da un ritorno a casa (in Argentina, sponda Racing Avellaneda, o a Genova, con il Grifone), in avanti servono, infatti, gol, centimetri ed esperienza per supportare Palacio e Icardi ed Edin Dzeko, 1 metro e 93 per 84 kg e 103 reti in 208 presenze tra Wolfsbourg e City, sembra avere tutte le carte in regola per non far rimpiangere Milito.



Alternativa al bosniaco, il croato Mario Mandzukic del Bayern Monaco, sempre sui 20 milioni di valutazione. Mentre il tedesco Lukas Podolski, punta di movimento e di piede sinistro dell'Arsenal (14 gol in 42 presenze), su cui Ausilio ha preso informazioni nel recente blitz londinese, potrebbe rappresentare un'occasione a prescindere, anche se subordinata ad una cessione importante (forse Ricky Alvarez, nel mirino del Borussia Dortmund). E sempre dai Gunners potrebbe arrivare anche il rinforzo per il settore esterni: il nazionale francese Bacary Sagna, in scadenza di contratto con l'Arsenal a giugno e tesserabile a parametro zero come Nemanja Vidic. Il terzino destro transalpino, classe '83, è, infatti, al primo posto nella lista della spesa di Ausilio. Seguito a ruota dal brasiliano Danilo Luiz da Silva del Porto, 23 anni a luglio e già 6 presenze con la Seleçao, e dal 24enne venezuelano Roberto Rosales, proposto di recente ai nerazzurri dagli olandesi del Twente.



CARTELLINO VIOLA A ZANETTI: "RESTO ALL'INTER" (di Massimo Sarti) La Fiorentina ha premiato a Milano con il “Cartellino Viola” dei fair-play per il 2013 il presidente della Sampdoria Edoardo Garrone e Javier Zanetti, per una carriera all'insegna della lealtà e della correttezza. Inevitabile provare a capire se a giugno il capitano nerazzurro smetterà con il calcio giocato: «Un questo momento non è però importante il mio futuro, ma il cammino dell'Inter, che deve tornare in Europa. A fine stagione decideremo con la massima serenità la cosa migliore per me e per la società, cui resterò sempre legato».

Nessuna smania di incontrare il presidente Erick Thohir, in arrivo a Milano nel weekend per assistere poi a Inter-Torino, per la decisione definitiva: «Non c'è fretta, con lui c'è dialogo, abbiamo già parlato di idee importanti». Zanetti ha anche smentito di aver posto «condizioni» all'Inter e ha confermato l'inesistenza dei contatti con Mourinho per andare al Chelsea: «Lui mi conosce bene, sa quanto sono legato all'Inter». E Mazzarri? «Il rapporto con lui è buono, sono a disposizione, sto bene. Mi interessava dimostrare di poter essere utile dopo l'infortunio. Inter senza rigori? Strano, speriamo di essere più fortunati». Per il capitano possibile un ruolo da ambasciatore.

Intanto, intervistato da Radio 24, un grande ex come Marco Materazzi parla anche lui di un possibile futuro interista: «Non infilatemi dentro questi discorsi. Se ci penso? Sono tifoso dell'Inter, stop. Per il resto si vedrà. Thohir? Lla sensazione che lui voglia fare qualcosa di importante, spero lo realizzi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Marzo 2014, 08:50

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