Crisi Inter, Handanovic: "Sulla carta siamo
da terzo posto, c'è qualcosa che non va"

Crisi Inter, Handanovic: "Sulla carta siamo ​da terzo posto, c'è qualcosa che non va"

di Alessio Agnelli
MILANO - «Purtroppo non si può aggiustare tutto dal giorno alla notte. Ma siamo sempre da terzo posto». In nazionale ha potuto ritemprarsi, ritrovando sorriso e imbattibilità tra i pali (0 reti subite tra Svizzera e Lituania, con doppia vittoria per la sua Slovenia).





Ma per Samir Handanovic ora è tempo di concentrarsi solo sull'Inter di Mazzarri, in crisi d'identità dopo Cagliari e Fiorentina (con 7 reti al passivo per la saracinesca di Lubiana), ma ancora padrona del proprio destino, a dispetto di tutto. «Perché è inutile nasconderci - ha proseguito il numero 1 nerazzurro a Sky -, c'è qualcosa che non va e le chiacchiere servono a poco. A volte ci sono periodi in cui non riesci a cambiare le cose nemmeno forzando. Ma il campionato è lungo e la nostra rosa, anche se non lo abbiamo dimostrato nelle ultime 2 partite, non è inferiore a quella di chi lotta per il terzo posto. Dobbiamo solo aspettare e continuare ad allenarci».



Facendo tesoro delle critiche, «normali quando non vinci e non giochi bene, e noi abbiamo perso compattezza rispetto all'inizio, con problemi che emergono quando ci allunghiamo», e crescendo sia «a livello fisico che mentale, due aspetti collegati - ha sottolineato Handanovic - perché se migliora la condizione fisica cresce anche quella mentale», e indispensabili nella sfida ad alto rischio (specie per Mazzarri) di domenica sera con il Napoli di Benitez.



Contro ci saranno Higuain, Hamsik, Callejon e Mertens, «ma non passo notti insonni per il loro attacco. L'importante è come saremo noi». In avanti, a fianco di Icardi, tornerà Palacio, «fondamentale per noi, perché allunga gli avversari e dà tempo ai compagni». In mediana, si proverà a recuperare Kovacic (ieri parzialmente in gruppo; oggi il test decisivo) fino all'ultimo. «Ci siamo visti ieri- ha concluso Handanovic-, in ritiro siamo compagni di stanza. Deve cambiare cultura del lavoro, ma ha un grandissimo talento e ampi margini di miglioramento».



Intanto alla Pinetina l'allarme infortuni per Mazzarri si allarga: polpaccio affaticato per Nagatomo, botta al piede per Guarin con la Colombia. Emergenza totale sulle fasce dove si era fermato anche D'Ambrosio.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Ottobre 2014, 10:47

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