Dopo la sconfitta nel derby e il passo falso in Champions, l’Inter riparte. In una sfida, segnata dalle tante assenze (da una parte e dall’altra) determinate dal Covid-19, Lukaku (64’) e D’Ambrosio (79’) piegano un Genoa formato testuggine, ottimo in fase di copertura ma praticamente nullo dalla metà campo in su. La squadra di Conte fatica nella prima ora di gioco a creare occasioni importanti ma poi i cambi, in particolare l’inserimento di Barella, danno i loro frutti.
Conte, rispolverato Ranocchia per il reparto arretrato, ripropone Vidal in mediana ed Eriksen sulla trequarti, Hakimi parte dalla panchina. Maran sceglie Bani per la difesa e davanti propone la coppia Pjaca-Pandev.
L’Inter cerca, da subito, di esercitare pressione nella metà campo avversario. Il gioco si sviluppa soprattutto a destra dove Darmian, più volte, raggiunge il fondo per cross di rilevante pericolosità. Bani francobolla Lukaku. La prima chance, al 14’, è sui piedi di Lautaro. Alta di poco. La squadra di Conte pianta le tende nella trequarti del Genoa ma la copertura predisposta da Maran dà i suoi frutti. Al 26’ Czyborra sbaglia i tempi dell’intervento, Vidal conclude verso Perin ma bravissimo è Bani a immolarsi e a salvare. Due minuti dopo, su cross di Perisic, il corpo a corpo tra Bani e Lukaku viene valutato regolare da Massa. Ancora Lauraro (32’), ancora deviazione in angolo. Si gioca a una porta, Pandev e compagni alzano la testa verso il finale di tempo con un paio di accelerazioni non concretizzate.
La ripresa vive di maggiori equilibri. I ritmi sono ancora più lenti, Conte cerca di vivacizzare la manovra con Barella e Hakimi al posto di Eriksen e Perisic.
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Ottobre 2020, 20:38
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