Galliani: "Sono arrabbiato, ma il Milan
tornerà a vincere". Scoppia il caso Bacca

Galliani: "Sono arrabbiato, ma il Milan ​tornerà a vincere". Scoppia il caso Bacca

di Luca Uccello
MILANO - Saranno i ragazzi, il loro entusiasmo, il clima della festa di Natale del settore giovanile rossonero, ma Adriano Galliani ha voglia di fare promesse. Una su tutte: «Torneremo a vincere ancora». Una di quelle frasi che possono diventare un boomerang e fare più male di una contestazione della Curva Sud o delle parole di Paolo Maldini. Ma l'amministratore delegato del Milan non cambia idea, è convinto che con l'aiuto del mercato di gennaio e con i ritorni di Balotelli e Menez questa squadra possa riuscire ad arrivare in Europa, quella che conta.


Fatta per Boateng, il club ora punta ad altri due obiettivi: un centrale di difesa e un centrocampista di qualità, peso ed esperienza. Non facile considerato che il budget per il mercato di riparazione non sarà illimitato o quasi come in estate. Domani a Milanello, alla nuova presenza di Silvio Berlusconi (ma non di Galliani che sarà in Lega Calcio) il presidente comincerà a parlarne con Sinisa Mihajlovic. Il serbo darà le sue preferenze come aveva fatto in estate con la speranza che questa volta possa essere ascoltato.

Col presidente il tecnico parlerà anche del momento difficile con la certezza che Verona, Samp (coppa Italia) e Frosinone potranno rilanciare il Milan in classifica e far tornare il sorriso al patron rossonero, non certo soddisfatto dell'andamento della squadra. «Non non assisterò all'abbraccio ma so che ci sarà perchè i rapporti sono buoni», assicura Galliani. «Mihajlovic? Tranquillo non sarà mai nessuno, dobbiamo essere sempre combattivi». E poi ancora: «Da 1 a 10 quanto mi arrabbio se la prima squadra perde? 11. Speriamo che l'anno nuovo porti continuità e che non si ripeta in futuro. Certamente in qualche occasione dobbiamo migliorare il gioco».

BACCA A SIVIGLIA CON LA JUVE Allo stadio a bordo del pullman del Siviglia e poi il ritorno in Italia sul charter della Juventus. Un blitz in terra spagnola già diventato un caso per Carlos Bacca con qualche bel ricordo ma nessun rimpianto. «Era nel giorno libero, sapevamo che era a Siviglia. Si cerca la polemica anche dove non c'è», sbotta Galliani. L’attaccante colombiano a Marca ha confermato di essere soddisfatto della scelta fatta: «Sono felice e contento di poter giocare in Italia, mi sto adattando ad nuova vita e al nuovo calcio. Ho la fiducia dello staff tecnico e del club e sono certo che grazie al lavoro le cose miglioreranno e riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi, un posto in Europa». Ma servono le sue reti. Per il momento non rischia il posto ma il ritorno di Mario Balotelli (ieri si è allenato con Bertolacci in gruppo e potrebbero essere convocato già col Verona) deve svegliarlo da un pericoloso letargo. Non il primo a dire il vero. Nel primo campionato nella Liga Bacca si fermò ben due volte: dall'1 febbraio al 9 marzo 2014 (419': il digiuno più lungo, finora) e dal 26 marzo a fine stagione. L'anno passato il colombiano visse altri due momenti difficili ma in entrambi i casi si sbloccò con una doppietta. Ora tocca all'Hellas Verona?

Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2015, 09:35

© RIPRODUZIONE RISERVATA