Inter, flop mondiale: dai nazionali
nessun tesoretto. Il City apre per Jovetic

Inter, flop mondiale: dai nazionali ​nessun tesoretto. Il City apre per Jovetic

di Massimo Sarti, Alessio Agnelli
MILANO - Philip Lahm ha alzato la Coppa del Mondo al Maracan grazie ad una rete di Mario Gtze: un trionfo della Germania targato Bayern Monaco. Avrebbe per potuto essere l'apoteosi dell'Argentina, del Barcellona con capitan Leo Messi e dell'Inter con Rodrigo Palacio.





Il trenza, però, entrato nel secondo tempo regolamentare al posto di Gonzalo Higuain, ha fallito un paio di opportunità per segnare la rete della vita. In particolare quel pallonetto fuori di poco sull'uscita del mastodontico Neuer resterà impresso per sempre nella memoria dell'attaccante nerazzurro.



Un'azione che avrebbe potuto far svoltare anche il bilancio Mondiale degli interisti, per il resto poco protagonisti. La medaglia d'argento Palacio ha svolto il ruolo di riserva di lusso per Sabella, restando in campo per 159 minuti, secondo i dati raccolti, per tutti gli uomini di Mazzarri impegnati in Brasile, da InterData. Risibili, invece, gli utilizzi di Hugo Campagnaro (45 minuti) e di Ricky Alvarez (solo 27).

Il più presente a livello di minutaggio è stato il giapponese Yuto Nagatomo, con 270 minuti, ma con l'eliminazione al primo turno dei nipponici di Zaccheroni. Così come è avvenuto per la Croazia di Mateo Kovacic, in campo 111 minuti nei quali è riuscito solo a sprazzi a far intravvedere il proprio talento.



Saphir Taider (168 minuti) è invece giunto agli ottavi con l'Algeria, senza però essere titolare in tutti i match della bella compagine nordafricana. Quarti di finale raggiunti sostanzialmente da rincalzo nella Colombia da Fredy Guarin (189 minuti): se il Mondiale doveva essere una vetrina in chiave mercato per l'Inter, questo non si è avverato. 64 minuti in campo infine per Hernanes, trascinato nel disastro (rispetto alle aspettative di un Paese intero) del Brasile dalla seminfinale in poi. Medesimo destino per gli ex nerazzurri Maicon e Maxwell.



Tra gli interisti del passato, Sneijder è giunto terzo ma ricorderà come un incubo il rigore sbagliato nella semifinale tra Olanda ed Argentina. Tra i possibili interisti del futuro ha fatto invece la figura del guerriero indomabile il cileno Gary Medel.



IL CITY APRE ALLA CESSIONE DI JOVETIC (di Alessio Agnelli) Attacco-Inter: in pole c'è sempre JoJo ma gli outsider non mancano. Da Erik Lamela ad Alessio Cerci, in seconda fila, passando per Pablo Daniel Osvaldo ed Alexandre Pato, terzi in griglia. Dalle parti di corso Vittorio Emanuele, sono molti i nomi al vaglio di Thohir&Ausilio per il settore avanzato di Mazzarri, ancora senza alternative a Palacio e Icardi. Ma quello evidenziato in rosso, e gradito ad ogni latitudine (c'è il doppio ok di dirigenza e staff tecnico) in casa Inter, rimane sempre il solito: Stevan Jovetic da Pogdorica, nazionale montenegrino classe '89 del Manchester City, nel mirino da due mesi a questa parte. I primi approcci con l'entourage di JoJo risalgono, infatti, a fine maggio.

Con l'imminente arrivo del francese Eliaquiah Mangala all'Etihad (dal Porto per 40 milioni di euro), la musica potrebbe, però, cambiare a stretto giro di posta per Jovetic, che rimane, di fatto, la quarta scelta di Pellegrini per l'attacco e che potrebbe essere sacrificato per continuare a fare mercato. Certo, la valutazione non è delle più economiche: 20/25 milioni di euro, e in contanti. Ma con Guarin in uscita (si è riaperta la trattiva con la Juve: si discute sulla base di 15 milioni cash) potrebbe esserci proprio il montenegrino in entrata. In mediana, invece, attesa per oggi la fumata bianca per Yann M'Vila (già in ritiro), con il fax controfirmato dalla Russia per il prestito oneroso (a 1 mln, più 9 di riscatto tra un anno). Discorsi ad alte sfere, invece, per il cileno del Cardiff Gary Medel: a trattare direttamente Erick Thohir e l'amico Vincent Tan, proprietario del club gallese, che chiede 10 milioni di euro (sui 7 l'offerta nerazzurra) per il nulla osta. Altro nome caldo quello dell'udinese Ricardo Pereyra: possibile l'inserimento di Ruben Botta nei discorsi con il club dei Pozzo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Luglio 2014, 10:45

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