Caicedo è troppo immobile per essere un Immobile

Caicedo è troppo immobile per essere un Immobile

di Gabriele De Bari
Vedere danzare nell’area rossonera tutti quei palloni, in un finale dominato dalla Lazio, senza che alcun calciatore riuscisse a dare la zampata vincente per il meritato pareggio, ha lasciato l’amaro in bocca e fatto tornare d’attualità la mancanza di un sostituto all’altezza di Immobile. E’ vero, non c’è un altro Immobile in giro ma almeno un attaccante che riuscisse a concretizzare una delle azioni da gol è mancato troppo. L’impalpabile Caicedo, ancora una volta, ha dimostrato di non essere adeguato alle necessità della Lazio.

OBIETTIVI
E’ una questione di obiettivi. Se la Lazio vuole ambire in alto, come merita e può fare, allora in avanti ci vuole una punta di spessore che non faccia rimpiangere molto il bomber principe del campionato e che, all’occorrenza, gli consenta anche di respirare. E questo elemento non può essere certamente Caicedo, un carneade arrivato in biancoceleste con troppe aspettative in rapporto al proprio tasso tecnico e realizzativo. Il calciatore dell’Ecuador, nella migliore delle sue stagioni, ha realizzato appena 9 reti, quante un buon centrocampista. Quindi, pensare che avrebbe potuto rimpiazzare Immobile, è stato un azzardo pesante, un atto di presunzione. E nemmeno si poteva immaginare che il nuovo idolo del popolo laziale, in un’annata con impegni di Nazionale, campionato e coppe, non incontrasse neppure un problemino fisico. Nel primo tempo ha avuto una buona palla, per portare la squadra in vantaggio, ma ha pensato a uno scellerato, quanto improbabile, colpo di tacco.

SOSTITUTI
Se, contro avversari come il Chievo, la superiorità tecnica complessiva di formazione fa comunque la differenza, soprattutto se si possono schierare attaccanti della classe cristallina di Anderson e Nani, contro avversari navigati e fisicamente forti, come Bonucci e Romagnoli, servono attaccanti di mestiere che riescano a tenere botta e fare gol. Fino a oggi Inzaghi ha compiuto un vero miracolo perché, grazie al gioco, sono andati a rete tanti calciatori con Immobile incontrastato Re Mida del miglior attacco del campionato. Ma ci sono partite in cui non è facile, per non dire impossibile, rinunciare al bomber che, oltretutto, è anche il vero leader del gruppo. E quella contro il Milan è stata una di queste con la squadra che ha costruito tanto e che ha concretizzato poco. Siamo entrati nel periodo di numerose sfide a distanza ravvicinata, nelle quali bisognerà sempre fare risultato per tenere vivi tutti gli obiettivi. Quindi diventa necessario il recupero immediato di Immobile, già da mercoledì, e la sua continuità in campo.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Gennaio 2018, 09:35

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