Tour, la 12a tappa a Kristoff.
Nibali resta maglia gialla
di Daniele Petroselli
Tappa ancora condizionata dal caldo, che ha vissuto la lunga fuga del quintetto composto da Langeveld, Vachon, Rast, Clarke e De La Cruz. A nulla però è servito lo sforzo degli attaccanti, in particolare Gautier e Clarcke, che hanno tentato il tutto per tutto negli ultimi chilometri per poi essere ripresi dal gruppo, capeggiato da Cannondale e Giant. Ci prova ancora Trentin ma alla fine solo sesto davanti a Bennati. Ancora cadute, che hanno visto protagonista proprio del fuggitivo De La Cruz (possibile frattura alla clavicola destra) e nel finale dello specialista dello sprint Greipel, per fortuna senza conseguenze.
Tutto invariato nella generale, con Nibali sempre in giallo: «Finale difficile - dice il siciliano - non è stata facile per il gran caldo, ma per me meglio perché mi sono abituato dopo il passaggio repentino a certe temperature del giorno prima». Oggi (Chamrousse) e domani (Lautaret, Izoard e Risoul) le prime salite vere sulle Alpi: «Sicuramente mi attaccheranno e dovrò difendermi per forza, ma sono fiducioso perché la squadra sta bene e anche io». Infine un pensiero a Gino Bartali, di cui oggi ricorre il centenario dalla nascita: «Lui così come Coppi è la storia del ciclismo, sono poesia. Ho visto i filmati di quegli anni, soprattutto di quel Tour del '48 quando ci fu l'attentato a Togliatti lui ribaltò la corsa vincendola e impedendo la guerra civile in Italia. Favole incredibili da ammirare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Luglio 2014, 13:24
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