Giro d'Italia, la grande occasione di Fabio Aru:
è l'unico italiano a inseguire Contador

Giro d'Italia, la grande occasione di Fabio Aru: ​è l'unico italiano a inseguire Contador

di Marco Lobasso
ROMA - È il giorno di Fabio Aru, l'occasione della vita, il tentativo che se riesce ti cambia la carriera. L'unico italiano di alta classifica, l'unico sfidante del quasi imbattibile Alberto Contador ci prova, oggi, nella 16ª tappa. E' nel suo spirito, nei suoi 23 anni, «anche se di fronte ho il ciclista più forte del mondo degli ultimi 10 anni», aggiunge lo scalatore sardo.





Il 98° Giro d'Italia, dopo aver osservato il secondo e ultimo giorno di riposo, riparte oggi: tappa da Pinzolo (Trento) all'Aprica (Sondrio), lunga 174 chilometri e senza l'australiano Porte, ex big, ritirato. È una frazione di alta montagna, con pendenze da brivido e un codice di difficoltà off-limits.



I corridori saranno chiamati a superare cinque Gpm, per un totale di 4.500 metri di dislivello complessivi, con la scalata del Mortirolo come quarto Gpm, salita cult del Giro e che può essere decisiva per la vittoria finale, anche se mancano ancora sei giorni alla fine. E se non sarà decisivo il Mortirolo lo sarà l'Aprica, la salita dove vinse Pantani nel 1994, ma anche Gotti, Heras, Basso, tutta gente da Grandi Giri.



Aru è 2° a 2'35” da Contador, un distacco alto ma non altissimo, difficile ma non impossibile da colmare, magari anche grazie agli abbuoni di 12” al vincitore di tappa. Contador non ha una grande squadra, ma il suo strapotere è sembrato fin qui nettissimo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2015, 10:07
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