«Era un momento terribile, mia madre sarebbe morta di cancro di lì a tre mesi. Ancora oggi, ho sensi di colpa, non so perché» - spiega l'attrice - «Ripensare a quel momento è doloroso: in quei tempi frequentavo un produttore, amico di Ed Westwick. Lui ci aveva invitato a cena, poi ci disse di voler fare sesso con noi. Avrei voluto andarmene, dissi che ero stanca ma quello stesso produttore mi disse di dormire un po' nella stanza degli ospiti. Dopo poco, fui risvegliata da Westwick: mi afferrò con tutte le sue forze, vinse ogni mia resistenza, mi picchiava e mi diceva di volermi sc...re. Ero paralizzata dalla paura, non riuscivo più a muovermi e mi stuprò».
La ragazza racconta anche i giorni successivi: «Non furono migliori di quell'inferno. Quel produttore mi incolpò e mi disse di non dire nulla perché Ed avrebbe potuto distruggere non solo la mia carriera, ma la mia intera vita. Gli ho dato retta, per tutto questo tempo. Ora è il momento di dire basta: queste persone sono anche rispettate dal pubblico, intervistate e invitate persino nelle migliori università mondiali. Usano il potere e la fama per stuprare le donne e poi vengono anche premiati».
Ed Westwick, dal canto suo, ha pubblicato un post su Instagram, disabilitando anche i commenti. Questo il suo messaggio: «Non conosco questa donna, non ho mai costretto alcuna donna a fare sesso con me, in nessuna maniera. Senza dubbio, non ho mai commesso uno stupro».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2017, 15:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA