Roma, fumata nera sul dopo Muti: al
Teatro dell'Opera a rischio Aida e Figaro

Roma, fumata nera sul dopo Muti: al ​Teatro dell'Opera a rischio Aida e Figaro

di Paola Lo Mele
Vertice al Ministero, ieri, sull'Opera. Al termine della riunione iniziata alle otto del mattino in via del Collegio Romano e durata circa un'ora, Dario Franceschini, Nicola Zingaretti e Ignazio Marino affidano le conclusioni ad una nota congiunta, stringata ma significativa quanto basta.





Ciò che è accaduto al teatro, di recente rimasto orfano della direzione del maestro Riccardo Muti, è «la conseguenza di una serie di episodi che hanno compromesso il clima di serenità indispensabile alla vita del teatro e provocato gravi danni d'immagine ed economici - concordano -, da ultimo i contrasti in occasione della Manon Lescaut e l'improvviso blocco delle rappresentazioni estive a Caracalla. Tutto questo non consente di procedere alla semplice sostituzione della direzione del maestro Muti, senza che i problemi di fondo siano stati risolti». I tre, in qualità di soci fondatori del teatro, danno quindi mandato al Cda, convocato per giovedì 2 ottobre, «a trovare le soluzioni più adeguate per una rinascita del teatro e a risolvere, alla radice, i problemi di fondo».



Le decisioni vere e proprie, insomma, emergeranno dal consiglio di amministrazione del Costanzi che si riunirà tra qualche giorno, ma intanto le ipotesi che circolano sono tante. Tra queste c'è l'idea di un blocco temporaneo della stagione lirica fino a fine 2014, con un possibile slittamento del suo inizio ai primi del 2015, quando è previsto anche il rinnovo dei vertici del teatro.

Quanto alle due opere che Muti avrebbe dovuto dirigere, Aida e Nozze di Figaro, sembrano compromesse, anche perché al momento non ci sarebbe alcun sostituto a dirigerle.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Settembre 2014, 09:41
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