All'altare con Massimo Bonetti, è Il padre dello sposo a teatro

All'altare con Massimo Bonetti, è Il padre dello sposo a teatro

di Claudia Faggioni
Massimo Bonetti Il padre dello sposo nell’omonima commedia scritta da Gianluca Tocci con la regia di Gianni Corsi. Interpreto questo padre che si prepara con grande emozione al matrimonio dell’unico figlio in procinto di sposarsi con la figlia di un importante costruttore romano. Questo matrimonio potrebbe essere la soluzione ai suoi problemi, ma qualcosa va storto.



Quattro mesi fa è diventato papà per la prima volta. Sarà diverso ora recitare il ruolo di padre?

Non ci avevo pensato… Magari inconsciamente sarò più convincente.



E’ anche in tv con la serie di Canale 5 Le mani dentro la città.

Interpreto un sindaco schiacciato dal sistema: di mezzo c’è la 'Ndrangheta e lui si trova a dover ricoprire il suo ruolo secondo certe imposizioni.



Ha finito di girare un film di cui è regista e sceneggiatore.

Il titolo provvisorio è La settima onda. Grazie alla forza della sceneggiatura ho trovato adesioni importanti nel cast come, tra gli altri, quelle di Francesco Montanari, Valeria Solarino e Alessandro Haber. Mi sono affidato al loro talento.



Ha già in mente un prossimo film?

Sì, una commedia amara con protagonisti quattro cinquantenni. Quello che è sicuro è che non farò l’attore in un film da me diretto.



Teatro, tv, cinema. Cosa preferisce?

Direi 33, 33 e 33. E ora che ho scoperto la regia, spero si aprano nuovi orizzonti.



Un attore che le piacerebbe dirigere?

Sergio Castellitto, è straordinario. Trovo sia molto bravo anche Riccardo Scamarcio, che ha la “condanna” di essere bello, ma è riuscito a imporsi con la bravura.



E’ stato amico fraterno di Massimo Troisi, con il quale ha anche lavorato nel film Le vie del Signore sono finite.

Il ricordo fa nascere il dolore per la mancanza. Massimo mi manca tantissimo, soprattutto nelle situazioni comiche mi viene sempre da pensare “se ci fosse Massimo, sai le risate…”. Amava ridere, aveva un carattere eccezionale.



E’ romanista, ma ha giocato nelle giovanili della Lazio.

Sì, ma anche allora il mio cuore era giallorosso…



Da romano, cosa ama di Roma?

Il pregio di Roma è Roma stessa. Ho avuto la fortuna di nascerci e viverci e me la tengo stretta.



Un invito a venire a vedere lo spettacolo?

Invito tutti quelli che vogliono ridere e dimenticare i guai.



DOVE, COME, QUANDO

Massimo Bonetti in Il padre dello sposo, fino al 20 aprile al Teatro De’ Servi, via del Mortaro 22, biglietti da 20 a 14 euro, info 066795130 e www.teatroservi.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Aprile 2014, 19:44
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