Mattia Briga su Leggo: «Non c'è un'età per le cose belle»

Mattia Briga su Leggo: «Non c'è un'età per le cose belle»

di Mattia Briga

Credo fosse il mio compleanno dei 12 o 13 anni. Sicuramente andavo alle medie, perché avevo uno stereo grigio con il lettore CD che leggeva tutti i dischi, anche quelli falsi.
Mia madre mi fece arrivare una busta a scuola. Quando la bidella irrompeva in aula e invece di consegnare una circolare faceva il tuo nome dandoti un pacco, si creava un attimo di silenzio generale e tutta la classe si girava verso di te per vedere cosa fosse. Non ricordo cos'altro contenesse, ma ricordo perfettamente che trovai un disco di George Michael con la copertina tutta rossa, Songs From The Last Century.
A quel tempo scambiavo i dischi con due amici che avevano già una buona cultura musicale. Mi girai verso Martino e gli dissi: «Lo ascolto e se è roba fica te lo masterizzo». Lui aveva fatto così con una cassetta dei Morcheeba, e Lozzi invece mi aveva copiato il CD dei Limp Bizkit. Avevamo creato una bella rete di contatti mentre la maggior parte dei nostri coetanei stava ancora allo Zecchino d'Oro.
Quell'album, così raffinato e impegnativo, fece subito breccia nel mio giovane cuore. Non esiste un'età per le cose belle.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Ottobre 2020, 15:28
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