McCartney: «Un nuovo brano dei Beatles con la voce di Lennon ricostruita grazie all’intelligenza artificiale»

L'annuncio dell'ex-Fab alla Bbc

McCartney: «Un nuovo brano dei Beatles con la voce di Lennon ricostruita grazie all’intelligenza artificiale»

di Claudio Fabretti
La reunion impossibile della band più amata. È stata negata da mezzo secolo di storia e, soprattutto, dalla morte di due dei quattro componenti, ma ora potrebbe avvenire grazie all’intelligenza artificiale (IA). Ebbene sì, i Beatles sono a un passo da una vera e propria “reunion virtuale”, seppur solo per un brano. L’ultimo a loro nome. L’annuncio, destinato a scatenare polemiche a non finire, è arrivato direttamente da Sir Paul McCartney che, dai microfoni della Bbc, ha parlato di «un’ultima canzone» dei Fab Four destinata ai milioni di fan in tutto il mondo. McCartney, intervenuto al programma Today di Bbc Radio 4, ha spiegato che la traccia della voce di John Lennon è stata presa da una vecchia audiocassetta e separata dall’accompagnamento musicale: «Siamo riusciti a prendere la voce di John e ripulirla usando l’intelligenza artificiale per mixare la registrazione», ha sottolineato l’ex-Beatle, aggiungendo: «Abbiamo appena finito, il brano uscirà quest’anno».
L’imprevedibile Paul non ha però specificato di che canzone si tratti. Secondo la Bbc, sarebbe proprio un pezzo di McCartney risalente al 1978, intitolato “Now And Then”, che l’autore di “Imagine” aveva registrato in una cassetta per Paul un anno prima della morte a New York e la vedova Lennon, Yoko Ono, aveva poi regalato all’ex-bassista dei Fab Four nel 1994.
Lo-fi ed embrionali, le tracce sono state in gran parte registrate su uno stereo portatile mentre il musicista sedeva al piano nel suo appartamento di New York. Ripulite e remixate dal produttore Jeff Lynne (il geniale leader della Electric Light Orchestra), due delle canzoni contenute nella cassetta, “Free As A Bird” e “Real Love”, erano state pubblicate nel 1995 e nel 1996: in particolare, la prima era diventata un singolo di grande successo. Si era tentato di fare lo stesso con “Now And Then”, ma il progetto era stato abbandonato a causa del rumore di fondo della demo. McCartney da tempo voleva completare quel progetto e ora l’Intelligenza artificiale gli ha dato la possibilità di farlo. Del resto, sir Paul non è nuovo a iniziative del genere. L’anno scorso al festival inglese di Glastonbury si era esibito davanti a centomila spettatori in una versione di “I’ve Got A Feeling” in duetto virtuale con Lennon, apparso in versione ologramma su un maxischermo.
Ma l’applicazione delle nuove tecnologie dell’IA nella musica è già da tempo al centro di polemiche. «Una schifezza e una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani», l’ha definita recentemente Nick Cave, interpellato a proposito di una canzone “nel suo stile” scritta dal software di intelligenza artificiale Chat Gpt. Il mese scorso, Sting aveva lanciato un appello rivolto ai colleghi per «difendere il nostro capitale umano contro l’intelligenza artificiale». Ma l’impavido McCartney non sembra così ostile: «L’IA? È un po’ spaventosa ma emozionante perché è il futuro», ha confidato. Imagine The Beatles: ora è possibile. Ma ce n’è davvero bisogno?
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 17:45
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